“Per una risposta definitiva sulla richiesta di finanziamento, le imprese attenderanno non più di 24 ore, mentre passeranno pochi giorni per ottenere la liquidità. Per chi presta i capitali, i ritorni attesi saranno molto interessanti: mediamente dal 5 al 10%. Il tutto completamente online, senza carta e senza burocrazia, ma con modalità molto cool”. Non è la sparata di un demagogo. Questo è il Peer-to-Peer Lending (detto anche lending crowdfunding, o, ancora, marketplace lending), ovvero “prestito tra privati”. Una grande innovazione nel mondo del credito alle aziende, che qualcuno ha già definito “la Uber della finanza”.
Crowd4Fund è una rubrica in collaborazione con Crowdfunding Buzz e a cura di Fabio Allegreni. Novità e approfondimenti sul Crowdfunding nelle sue diverse forme. Il focus principale è sull’Italia, senza dimenticare i trend internazionali più significativi. Clicca qui per leggere tutti i contributi.E’ una formula che nel mondo, lo scorso anno, ha consentito l’erogazione di ben 11 miliardi di dollari. In USA la piattaforma leader, Lending Club, è stata quotata al Nyse con una valutazione di $9 miliardi e in UK la somma di lending crowdfunding per le imprese e per i privati ha raccolto circa $2 miliardi.
In Italia, fino ad oggi, sono presenti solo due piattaforme, Smartika e Prestiamoci, dedicate peraltro ai prestiti ai privati e non alle aziende. Nel prossimo autunno, invece, sarà lanciata BorsadelCredito.it, la prima società in Italia a sviluppare e consentire questa opportunità per le imprese. Lo ha rivelato poche settimane fa ai microfoni di ReteEconomy su Sky il co-fondatore, Ivan Pellegrini.
Per approfondire il tema e conoscere meglio i dettagli di questo nuovo strumento, ne ho parlato con Antonio Lafiosca, COO di BorsadelCredito.it.
Fabio Allegreni. Parlaci, per cominciare, di BorsadelCredito.it.
Antonio Lafiosca. BorsadelCredito.it è una startup “fin tech” fondata nel 2013 e specializzata nel fornire alle imprese un canale digitale per l’accesso al credito. In pratica, attraverso il nostro sistema le imprese che hanno bisogno di prestiti possono verificare la fattibilità di centinaia di prodotti bancari evitando le code nelle filiali. Noi valutiamo il merito creditizio attraverso nostri algoritmi proprietari e attraverso un sistema di scoring, che, tra l’altro, include anche la web reputation. Siamo così in grado di sostituirci alle banche nella fase di istruttoria e, in poche settimane, riusciamo a far ottenere il prestito. In meno di due anni abbiamo più di 9.000 imprese clienti, di cui il 75% sono micro imprese, che, attraverso la nostra struttura, hanno chiesto più di 1 miliardo di euro di finanziamenti in tutto il territorio italiano.
Fabio Allegreni. Quindi non è ancora “peer to peer lending”. Qual è la differenza?
Antonio Lafiosca. Infatti. Per ora proponiamo solo i prodotti bancari, cioè sono le banche a prestare i soldi. Con il P2P lending, invece, saranno i privati o società a poterlo fare, attraverso una piattaforma web. Dunque, dal nostro punto di vista, è come se offrissimo un prodotto nostro invece che “rivendere” i prodotti delle banche con notevoli vantaggi per le imprese e per chi investe.
Fabio Allegreni. Quali saranno i vantaggi per le imprese e quali per gli investitori?
Antonio Lafiosca. Le imprese, una volta espressa la propria esigenza creditizia, potranno ottenere la valutazione del merito di credito e l’offerta di finanziamento in 24 ore. Poi, in 3/5 giorni al massimo dall’accettazione dell’offerta verrà loro liquidato l’importo del finanziamento direttamente sul proprio conto corrente.
Per chi investe, i tassi di interesse saranno mediamente molto vantaggiosi (5-10%). Inoltre, il rischio sarà minimo grazie al fatto che generalmente mai più dell’1% sarà prestato alla stessa impresa e che viene costituito fin da subito un fondo di protezione per i prestatori, da attivare in caso di default dell’impresa.
Per entrambi, un’ulteriore vantaggio consiste nel fatto che il tutto avverrà completamente online, con pochi click e senza la necessità di spostarsi dal proprio divano.
Ovviamente non vi nascondo il vantaggio dirompente che porterà a tutto il sistema Italia. Un sistema veloce, efficiente per sostenere direttamente l’economia reale ed attivare un circolo virtuoso che porta la finanza alternativa concretamente allo sviluppo delle imprese e dei relativi posti di lavoro.
Fabio Allegreni. Effettivamente sembrano vantaggi dirompenti rispetto alle possibilità attualmente offerte dal mercato. Ma, in dettaglio, ci puoi spiegare come funziona?
Antonio Lafiosca. I Prestatori attivano le proprie offerte sulla piattaforma indicando il tasso a cui desiderano essere remunerati in base alla classe di rischio oppure sulla base di pacchetti già definiti. Poi trasferiscono la somma che decidono di investire sul proprio conto di pagamento con un semplice bonifico. Immediatamente si inizia a prestare e guadagnare investendo da 5-10 mila Euro fino a 50 mila € per i privati e con limiti più alti se chi investe è una società.
Inoltre l’investitore può immediatamente ritirare le somme non investite con un click, se invece ha già investito c’è un mercato dove in poco tempo può trovare un altro prestatore che subentra al suo investimento. Praticamente quasi meglio di Wall Street.
I Richiedenti, le imprese, esprimono la propria esigenza di denaro e si sottopongono alla valutazione del merito creditizio (indici quantitativi, qualitativi, andamentali) e, se positiva, vengono assegnati ad una classe di rischio. Il nostro sistema incrocia poi domanda e offerta e, così, il Richiedente riceve l’offerta di prestito che decide di accettare o meno.
Fabio Allegreni. Dal punto di vista dell’inquadramento regolamentare come opererete?
Antonio Lafiosca. La società opera come istituto di pagamento al fine di consentire accordi di prestito tra privati e di gestire i successivi servizi di pagamento tra le parti, i cosiddetti Richiedenti (micro, piccole e medie imprese, professionisti non consumatori) e Prestatori (persone fisiche o giuridiche, investitori istituzionali, intermediari finanziari).
Offriamo, quindi, un servizio di intermediazione dei pagamenti in quanto trasferiamo denaro tra soggetti privati che fruiscono di una piattaforma web su cui possono prestarsi denaro o chiedere denaro in prestito. Punto molto importante è che i soldi degli investitori sono versati presso una Banca Depositaria che custodisce tali somme di denaro come patrimonio di terzi, con la protezione del Fondo di Tutela dei Depositi così come qualsiasi conto di corrente o deposito. Tale sistema consente la massima sicurezza nelle transazioni e soprattutto la massima tutela nei confronti dei Richiedenti e dei Prestatori. Tali attività sono comunque soggette alla autorizzazione e alla vigilanza della Banca d’Italia con cui è in fase avanzata il percorso di autorizzazione. Il lancio dei servizi è previsto per l’inizio del prossimo autunno.