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Critpovalute, 5 previsioni per il 2018 dal fondatore del Blockchain Research Institute

Il fondatore del Blockchain Research Institute Don Tapscott, uno dei maggiori esperti internazionali di criptovalute, e guarda l 2018 e mette in fila dieci previsioni sull’evoluzione delle cryptocurrencies nell’anno appena iniziato, dopo un anno di boom per il Bitcoin e i suoi fratelli a partire da Ethereum.

  1. Il valore delle criptovalute continuerà a crescere

Fiducia nel mercato, nessun “crash” permanente, anche se le criptovalute continueranno ad essere molto volatili. Il loro valore complessivo però continuerà a crescere. L’andamento del bitcoin, lungi da fungere da deterrente, spingerà nuovi investitori ad entrare sul mercato delle criptovalute, con crescenti acquisti istituzionali di bitcoin e simili. Emergerà poi un numero maggiore di piattaforme per la gestione di criptovalute.

  1. La mania per le critpovalute contagerà il business in chiave blockchain

Gran parte delle industry sarà trasformato completamente dalle blockchain: soprattutto per quanto riguarda servizi finanziari, retail e beni di largo consumo, government e democrazia, energy, istruzione, trasporti, manufacturing, media e telecomunicazioni, tecnologie, healthcare. Tutti settori dove sono previsti test sul campo con la nuova tecnologia. Basti pensare alle potenziali conseguenze economiche, visto che la sola industry delle supply chian vale 60mila milioni di dollari e riguarda aziende del calibro di Foxconn e Walmart. Senza dimenticare il ruolo delle startup, anche se molte che si occupano di blockchain sono inevitabilmente destinate al fallimento (come all’epoca delle dot.com).

  1. Sarà l’anno della nuova piattaforma per creare valore

Il Bitcoin resta ancora una semplice valuta, primo tassello però dell’Internet of Value (Internet del valore). Dal canto suo, il valore di Ethereum continuerà a crescere. Resta da capire se Ethereum diventerà la piattaforma futura delle applicazioni distribuite di nuova generazione. Nuove piattaforme blockchain da tenere sott’occhio nel 2018 sono Cosmos, Aion, ICON e Polkadot. Saranno essenziali per arrivare alla piena operatività di funzioni per smart contract, interoperabilità, scalabilità, e capacità di essere multi-asset e multi-industry. Vedremo se ce la faranno.

  1. sarà l’anno dell’ICO da 10 miliardi di dollari?

Il 2018 potrebbe essere l’anno del boom delle ICO (Initial Coin Offer) sul mercato. Non sembra completamente irrealistica l’ipotesi di un’ICO multi miliardaria da parte di qualche big del mercato. Cosa succederebbe con l’ICO di Tesla? Considerato che Tesla a livello globale ha almeno 10 milioni di fans, ma che la maggior parte non comprerà mai una Tesla perché vive in paesi poveri come la Nigeria o il Pakistan, sarebbe comunque disposto a investire (anche fino a mille dollari in alcuni casi) per l’acquisto di una sorta di TeslaToken per entrare a far parte della community. Soltanto un’ipotesi? Vedremo.

  1. Crisi del feudalismo digital

L’avvento della blockchain potrebbe mandare in cirsi i grandi signori della Rete. I feudatari 2.0 (social media, motori di ricerca, banche, governi) che dispongono in toto dei dati della gente comune. Gente comune che con la blockchain potrebbe in qualche maniera riappropriarsi della propria identità digitale e trattarla a suo vantaggio. Nel 2018 Tapscott consiglia di tenere d’occhio società come uPort d ConsenSys, Civic, oppure Sovrin.

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