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Crisi idrica, come eliminare dell’acqua sostanze inquinanti come i metalli pesanti e la plastica migliorare la qualità?

di Ludovico Crisanti Cucchiella |

Quando si parla di problemi idrici bisogna sempre ricordare che essendo una penisola siamo circondati dal mare e che grazie ai dissalatori e ai depuratori possiamo convertire le acque del mare in acqua potabile o utilizzabile per l’irrigazione e per l’uso privato. Eppure c’è un altro problema idrico che dobbiamo affrontare.

Molti hanno provato un senso di sollievo quando il governo ha nominato un commissario straordinario nazionale per combattere la scarsità idrica. Il governo ha ufficialmente riconosciuto l’importanza dei dissalatori nella lotta alla siccità. Quando si parla di problemi idrici bisogna sempre ricordare che essendo una penisola siamo circondati dal mare e che grazie ai dissalatori e ai depuratori possiamo convertire le acque del mare in acqua potabile o utilizzabile per l’irrigazione e per l’uso privato. Eppure c’è un altro problema idrico che dobbiamo affrontare.

Si parla spesso della carenza idrica ma varie istituzioni stanno introducendo un tema scottante, quello della qualità dell’acqua. La FAO (Food and Agriculture Organization) ha pubblicato uno studio che mette in guardia affermando che il 38% delle acque Europee è sotto pressione a causa dell’inquinamento dei pesticidi. La European Environment Agency ha condotto uno studio sull’uso dei pesticidi dal 2013 al 2020 che dimostra come ci siano tracce di pesticidi che sono stati rilevati nell’acqua (come l’atrazina ad esempio) che anche se già vietati  dal 2007, e che essendo persistenti continuano ad essere presenti nell’acqua anni dopo che sono stati utilizzati.

Questo ci fa capire come queste sostanze non siano solo pericolose, ma siano anche persistenti e continuino a essere presenti nell’acqua, contaminando l’ambiente e venendo  a contatto, prima o poi, anche con noi. Quindi non basta limitare l’uso dei pesticidi. Ormai queste sostanze si trovano nelle acque e c’è il rischio che finiscano a contatto con il nostro organismo. Per prevenire il contatto con questi elementi nocivi è utile filtrare l’acqua ricordando che non ci sono solo i pesticidi, l’acqua oggi ha anche molte sostanze inquinanti come i metalli pesanti e la plastica. La domanda è quindi come migliorare la qualità dell’acqua?

In molti stanno provando a rispondere ma una soluzione interessante è quella presentata dal World Economic Forum che ha messo in evidenza varie imprese che stanno cercando di combattere la crisi idrica ed i suoi vari aspetti, e tra queste imprese si fa notare la Openversum, una compagnia Svizzera che produce un filtro biodegradabile per l’acqua che rimuove i metalli pesanti e pesticidi e le sostanze microinquinanti. Il filtro viene venduto attraverso un sistema che consente agli imprenditori locali di vendere questo strumento che aiuta a migliorare la qualità dell’acqua che beviamo e che utilizziamo privatamente, privandola di quelle sostanze che sono nocive al nostro organismo. Questa compagnia che è sotto i riflettori internazionali, con il suo filtro innovativo ci invita anche a riflettere sulla qualità dell’acqua che consumiamo. L’inquinamento dei pesticidi, dei metalli e delle microplastiche è una realtà di cui si parla molto ma alla quale spesso non prendiamo provvedimenti. Come dimostrano gli studi della FAO i pesticidi usati in passato continuano ad essere presenti nell’acqua e mentre molte imprese cercano di purificare l’acqua servono delle soluzioni tempestive.

Openversum offre sicuramente un prodotto interessante che può essere sfruttato non solo dai consumatori ma anche da quegli imprenditori che sono pronti a cogliere l’opportunità di migliorare la qualità dell’acqua e trovare modi accessibili e sostenibili per privare questa risorsa essenziale delle sostanze nocive di cui purtroppo non basta limitare l’uso, ma di cui bisogna affrontare la presenza persistente. La realtà è chiara, bisogna anche affrontare la presenza di altre sostanze nocive che usate in passato sono ancora presenti nell’acqua. Non sono solo i pesticidi a minacciare la qualità dell’acqua ma come ha dichiarato la Commissione Europea vi sono anche i fertilizzanti contenenti il nitrogeno che ha delle sostanze, come i nitrati e altre componenti organiche, che rendono l’acqua non potabile.

Sarebbe bello vedere compagnie Italiane che osano investire nella ricerca e nell’innovazione per trovare delle soluzioni sostenibili al problema della qualità dell’acqua, che contaminata ormai da pesticidi, fertilizzanti, metalli e microplastiche a volte deve essere filtrata.

Openversum non offre solo un prodotto offre anche un modello commerciale molto interessante dando l’opportunità ad imprenditori locali di lavorare e beneficiare della diffusione del prodotto benefico che produce, tramite un metodo di microfranchising, che istruisce gli imprenditori ad assemblare e distribuire i filtri. Le opportunità sono molte e tanti di noi sperano di vedere una compagnia italiana che trovi un modo per migliorare la qualità dell’acqua che oggi è minacciata da innumerevoli sostanze nocive e che dobbiamo difendere.

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