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Crisi energetica: prezzo del gas +67% in una settimana, +300% in un mese. Ad aprile bollette più pesanti

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Materie prime sempre più care, con i prezzi di gas e petrolio che salgono alle stelle. Si stima un aumento delle nostre bollette del 20% per l’energia elettrica e del +2% del gas dal primo aprile. Ma stiamo pagando i rincari di febbraio, quelli attuali li ritroveremo il prossimo luglio, quando rischiamo la stangata vera.

La guerra in Ucraina fa impennare ancora i prezzi di gas e petrolio

La guerra in Ucraina e le tensioni crescenti tra Russia, Unione europea e Stati Uniti, stanno facendo letteralmente schizzare in alto il prezzo delle materie prime, tra cui il gas e il petrolio.

Secondo i dati forniti da Teleborsa, il contratto di aprile stimato da Dutch TTF Gas Future per il nostro gas ha superato i 322 euro per megawattora (MWh), con picco a 345 euro, in aumento del +67% rispetto a solo una settimana fa e del +300% rispetto ad un mese fa, cioè prima che Mosca aggredisse Kiev.

Impennata anche del prezzo del petrolio, che si trova sempre a 140 dollari al barile, ormai ad un passo dal valore massimo storico raggiunto nel 2008 (147,5 dollari al barile). In aumento anche il brent, che è scambiato a 125.8 dollari al barile (+6,3%) ed il WTI a 123,24 dollari (+6,5%).

Lo stesso carbone rincara, con quotazioni sui 340 euro la tonnellata, più del doppio rispetto a un mese fa.

È possibile fare a meno dell’energia russa? La Germania non è così convinta

Il Financial Times ha avvertito inoltre che la messa al bando del petrolio russo comporterà una riduzione del 5% dell’offerta mondiale e riguarderà il 10% almeno dei prodotti raffinati, con conseguenti carenze di beni e componenti lungo le catene di approvvigionamento, con possibili iniziative di disinvestimento da parte delle imprese.

Su questo si è espressa anche la Germania, che secondo quanto riferito da Adr, non è d’accordo con lo stop a petrolio e gas dalla Russia. “Le sanzioni non servono a niente se non sono sostenibili nel tempo”, ha spiegato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Barbock.

Attesa per le nuove tariffe di luce e gas il primo aprile

A questo punto non ci resta che cercare di capire cosa accadrà il prossimo mese e quanto aumenteranno le nostre bollette, quando il primo aprile 2022 l’Arera, l’Autorità di regolamentazione per l’energia, le reti e l’ambiente, aggiornerà le tariffe di luce e gas.

Secondo le prime stime avanzate de Nomisma Energia, si potrebbero avere degli aumenti consistenti dell’energia elettrica, anche del +20%, più contenuti per il metano, +2%.

Si tratta di una situazione di piena crisi energetica, che comunque avrà ripercussioni lunghe sulle bollette di famiglie e imprese, anche se non immediate.

La vera stangata a luglio?

Ad aprile, sostanzialmente, rischiamo di pagare i rincari di febbraio, che erano certamente già alti, ma non come quelli odierni, davvero straordinari, che invece potremmo ritrovarci in bolletta a luglio.

Soprattutto, i maggiori rischi per i consumatori finali sono attesi per l’inizio del secondo semestre, in occasione delle rilevazioni Arera al primo luglio 2022, quando il boom del gas di queste ore potrebbe tradursi in aumenti degli importi davvero consistenti.

Sempre più urgente una nuova strategia energetica da parte dell’Italia e dell’Europa tutta, con una decisa sterzata verso le fonti energetiche rinnovabili, che ci garantirebbero maggiore autonomia dalle forniture estere, e un ampliamento del portafoglio forniture in generale.

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