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Crisi energetica e rischio cyberwar, la Commissione Ue alza lo scudo anti blackout sulle reti Tlc

Proteggere le infrastrutture critiche europee (energia, gas, trasporti, spazio e naturalmente anche le reti di telecomunicazioni) dal pericolo di attacchi hacker russi, attacchi fisici (vedi i recenti attentati al gasdotto North Stream) ma anche dal rischio blackout per le reti di telecomunicazioni. E’ questo in estrema sintesi il contenuto di una raccomandazione della Comunicazione della Commissione Ue al Parlamento e al Consiglio e al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni (COM (2022) 553 Final) dal titolo “Energy Emergency – preparing, purchasing and protecting the EU together”. Fra le misure proposte, stress test per verificare la tenuta delle reti e coinvolgimento della Nato nell’attività di difesa.

Lunedì, i paesi dell’UE hanno anche approvato conclusioni incentrate sul rafforzamento della sicurezza delle catene di approvvigionamento delle tecnologie Ict dell’UE, compreso un invito alla creazione di un toolbox per la catena di approvvigionamento Ict per aiutare a ridurre i rischi e attuare valutazioni coordinate dei rischi ai sensi della direttiva riveduta sulla sicurezza delle reti e delle informazioni (NIS2), accordo politico raggiunto a maggio.

Queste azioni seguono i recenti assalti di alto profilo alle infrastrutture critiche, inclusi gli attacchi di settembre al gasdotto Nord Stream 2 e quelli che sono stati descritti come atti di “sabotaggio” contro le reti via cavo nella Germania settentrionale all’inizio di questo mese, con conseguenti interruzioni prolungate dei treni.

Punti di interesse per le infrastrutture critiche

In particolare, si segnala il seguente punto di interesse in merito alle infrastrutture critiche.

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