L'appello

Crisi energetica, Bortolotto (Assoprovider): ‘I provider siano esentati dal razionamento’

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Dino Bortolotto, presidente Assoprovider: 'Chiediamo al nuovo governo di garantire che gli operatori di TLC siano esenti da da operazioni di razionamento e che il costo dell'energia erogata loro sia agevolato, come dovrebbe essere per tutte le tipologie di operatori'.

La recente crisi energetica che si sta ripercuotendo sul settore delle TLC, sta impattando sul costo complessivo dei bit trasportati.

“Per fare un esempio, un operatore di prossimità che prima aveva un consumo energetico annuale di circa 4mila Kw/H, con un costo pre-crisi di 0,10 euro, per Kw/h pagava circa 400 euro l’anno, da ripartire su 10-20 clienti. Oggi con il costo a 1 euro Kw/h, parliamo di 4mila euro”, denuncia Dino Bortolotto, presidente di Assoprovider, l’associazione che raggruppa i provider indipendenti dal Nord al Sud del Paese, durante l’evento APPA22, “Il Ruolo degli Operatori di Prossimità», svoltosi a Palermo.

Nel suo intervento, Bortolotto ha evidenziato come gli operatori di prossimità potrebbero essere spazzati via con questi costi. Nessuno potrebbe mantenere gli obblighi contrattuali di prima della crisi. I danni che questo potrebbe comportare per i servizi di connettività sarebbero enormi, specie nelle zone digital divise nelle quali l’attività degli operatori è fondamentale per far funzionare l’economia locale, le scuole e le istituzioni.

“Chiediamo pertanto al nuovo governo di garantire che gli operatori di TLC siano esenti da da operazioni di razionamento e che il costo dell’energia erogata loro sia agevolato, come dovrebbe essere per tutte le tipologie di operatori“, ha concluso.

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