L'indagine

Crisi delle quattro ruote, gli italiani pronti a scommettere sull’auto elettrica. Il nodo batterie

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Coronavirus e il timore di una crisi economica, fondamentale ascoltare i consumatori: la preferenza degli italiani per i motori ibridi/elettrici sale al 71%, ma nel 57% dei casi ci si aspetta un’autonomia della batteria di circa 500 km. Per le infrastrutture di ricarica, dovrebbero fare di più compagnie elettriche (39%) ed enti pubblici (30%).

La crisi dell’industria dell’automobile al tempo dell’epidemia di coronavirus, una delle più gravi degli ultimi decenni. Se già prima dell’arrivo del virus, l’outlook per il 2020 era da considerarsi negativo, ora uno dei settori più strategici per l’economia nazionale dei Paesi dell’Unione rischia di subire un durissimo colpo.

Secondo diverse associazioni di categoria, i dati sono piuttosto eloquenti: nell’ultimo mese di febbraio 2020, in Italia la domanda di automobili da parte dei privati è letteralmente caduta, segnando un pesante -19%. Non va meglio nel resto d’Europa: -16,1% in Germania, -15,5% in Francia, -11,0% in Spagna, -7,4% nel Regno Unito, solo per prendere i principali mercati nazionali, dove praticamente si concentra il 68,9% delle immatricolazioni europee.

Questi stessi trend alla base di una possibile crisi anche piuttosto profonda del settore, indicano però nella mobilità ecologica e a basse emissioni inquinanti una specie di “exit strategy” dalla crisi da non sottovalutare.

Batterie, i timori degli italiani

Dallo studio Global Automotive Consumer Study 2020 “, pubblicato da Deloitte, è emerso che in tutti i Paesi occidentali si registra un forte e crescente interesse verso una mobilità più ecologica. Anche qui da noi, il trend dei veicoli ibridi/elettrici continua a crescere: la preferenza dei consumatori italiani per i motori ibridi/elettrici sale al 71%, in netto aumento rispetto al 58% di un anno fa.

Ovviamente, ci sono da superare le solite ed inevitabili criticità, peraltro già individuate da tempo da regolatori, industria, imprese e consumatori. In primo luogo, i timori dei consumatori sull’affidabilità e sulla durata delle batterie.

La maggior parte degli italiani (57%) si aspetta un’autonomia della batteria di circa 500 km, è riportato nello studio, benché mediamente percorra soltanto 43km al giorno. Quasi 1 italiano su 2 (45%) sarebbe disposto ad attendere 30 minuti (o più) per la ricarica completa di una batteria elettrica, mentre una quota limitata (15%) prevede un’attesa inferiore ai 10 minuti.

Per ciò che riguarda la scarsità delle infrastrutture di ricarica delle batterie nel territorio, è una questione che preoccupa la maggior parte dei consumatori nostrani, che la vedono così: “la creazione dell’infrastruttura e delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici spetta anzitutto alle compagnie elettriche (39%), seguite da enti pubblici (30%) e solo in via residuale dagli OEM (19%)”.

Auto a guida autonoma

C’è anche il capitolo “self driving cars”, o automobili a guida autonoma nell’indagine.

Sebbene a livello globale i consumatori esprimano ancora forti perplessità, principalmente legate a tematiche di privacy e sicurezza, il mercato italiano si muove in controtendenza sulla tecnologia AV (Autonomous Vehicles): infatti, solo il 25% dei rispondenti ritiene che non sia sicura”, è spiegato nella nota all’indagine.

In Italia, il fattore prezzo rimane cruciale nelle decisioni di acquisto dei veicoli. Infatti, il 26% degli italiani non è disposto a corrispondere un “premium price” per usufruire della tecnologia a guida autonoma, mentre il 33% pagherebbe al massimo 400 euro.

Nota finale, il 26% dei consumatori italiani dichiara di “non essere disposto a spendere di più per un’auto in grado di comunicare con altri veicoli e con le infrastrutture pubbliche”, anche se per migliorare la sicurezza stradale.

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