La pubblicazione del mobility report di Google, che ha tracciato gli spostamenti dei cittadini in tutto il mondo, attraverso utenti che hanno attivato l’impostazione “Cronologia delle posizioni” sui propri device, è stata commentata dal virologo Andrea Crisanti nell’intervista condotta da Michele Mezza su Key4biz per il talk “Un’ora&Mezza di digitale”.
“C’è bisogno che qualcuno rinunci a un pezzetto della propria privacy, secondo me è un prezzo che vale la pena pagare, per perimetrare i focolai e per capire il rischio di trasmissione“
“Ci sono cose che si possono fare con dati aggregati e poi ci sono i dati personali, che riguardano dove sono stato quel particolare giorno e a che ora, queste informazioni sarebbe estremamente utili per perimetrare i focolai e per capire il rischio di trasmissione. Per ottenere questo c’è bisogno che qualcuno rinunci a un pezzetto della propria privacy, secondo me è un prezzo che vale la pena pagare, perché ci permetterebbe di muoverci più liberamente: per esempio se avessimo un passaporto o certificato vaccinale sarebbe di grande aiuto vedere i movimenti di chi è stato e non è stato vaccinato per capire cosa succede” sulla trasmissione del virus, ha detto Crisanti.
“Si parla di aperture, ma senza sapere cosa succede e senza una metrica di analisi e di correlazione di parametri, come i movimenti delle persone”
Il mobility report di Google “mi suggerisce”, ha aggiunto il Direttore dipartimento microbiologia dell’Università di Padova, “che molti degli strumenti informatici e di analisi dati adottati finora sono inadeguati, perché per il controllo della pandemia è fondamentale capire come determinati comportamenti delle persone, nel macrolivello, poi hanno un impatto sulla trasmissione del Covid. Adesso si sta parlando di aperture, ma senza sapere cosa succede e senza una metrica di analisi e di correlazione di parametri, come i movimenti e le aggregazioni delle persone in determinati luoghi che poi hanno impatti sulla trasmissione della pandemia. In questo momento manca sia la parte di acquisizione dati sia quella di analisi di dati, perché in questo senso non è stato fatto nessun investimento per creare una centrale di analisi di dati”,
Il talk “Se lo sa Google possiamo saperlo anche noi?”
L’intervento integrale andrà in onda domani all’interno del talk “Un’ora&Mezza di digitale”, che sarà in live streaming dalle 14:30 alle 15:30 sui canali social di Key4biz. Ecco l’agenda con gli ospiti della puntata “Se lo sa Google possiamo saperlo anche noi?”
Gli ospiti
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