Il bitcoin di nuovo in aumento, Libra di Facebook potrebbe non essere lanciata nell’anno delle elezioni presidenziali e in Cina potrebbe debuttare lo yuan digitale, un metodo di pagamento su scala nazionale.
Ecco le previsioni per il 2020 sulle monete digitali secondo Quartz.
Il Bitcoin salirà di nuovo
Dopo un ringiovanimento del 2019, sembra che il bitcoin sia di nuovo in aumento. Mentre il suo mercato sottostante è praticamente imperscrutabile – miliardi di dollari di navette tra gli operatori del mercato nero – c’è un cambiamento fondamentale all’orizzonte. A maggio, la rete bitcoin ridurrà automaticamente la sua “ricompensa in blocco”, il denaro pagato ai miner che proteggono la rete.
Mentre i miner attualmente ricevono 12,5 bitcoin (valore di mercato: $ 87.000) per l’aggiunta di ogni nuovo blocco di transazioni, la rete si adatterà a livello di programmazione per fornire un pagamento più piccolo, una ricompensa di soli 6,25 bitcoin. Questa riduzione, che si verifica ogni 210.000 blocchi, viene chiamata “dimezzamento”.
L’ultima volta che è successo, nel luglio 2016, quando la ricompensa è scesa da 25 bitcoin a 12,5 bitcoin, il mercato delle criptovalute non era così popolare. Allora, i bitcoin venivano scambiati a metà dei $ 600. Ora, tuttavia, con una maggiore attenzione al tasso di emissione contrattuale e all’offerta finita, il prezzo del bitcoin potrebbe salire alle stelle. Mentre alcuni sostengono che il dimezzamento è “prezzato” (cioè, tutti sanno che succederà), altri sospettano che la ricompensa in calo renderà più urgente l’acquisto di bitcoin.
Libra di Facebook non verrà lanciata nel 2020
Libra non verrà lanciata quest’anno, secondo Matthew De Silva, giornalista di Quartz, “almeno non in qualcosa di simile al progetto inizialmente promesso da Facebook”. Il 3 novembre 2020 si terranno le elezioni presidenziali degli Stati Uniti e per questo motivo, secondo De Silva, Facebook potrebbe rimandare il lancio di Libra (messa subito sotto torchio dalle principali Autorità regolatorie e dai Governi sui rischi finanziari) è rafforzare gli sforzi su WhatsApp Pay, convinta di rendere l’app di messaggistica più usata al mondo anche un sistema di pagamento.
Dopo aver fatto dei test in India, Facebook prevede di avviare ulteriori test in Messico, a breve. “La speranza – ha detto Zuckerberg durante una riunione interna a luglio scorso– è quella di implementarlo in molti luoghi con valute esistenti entro la fine del 2019”.
WhatsApp Pay dunque potrebbe somigliare molto alla sua omologa cinese WeChat, l’app di Tencent nata come app per la messaggistica dove sono possibili non solo lo scambio di denaro fra privati (in modalità peer to peer), ma anche le transazioni finanziarie fra utente e aziende.
La Cina inizierà esperimenti pubblici con il suo yuan digitale
Ma la Cina non si ferma a WeChat.
Nel 2020 arriva a maturazione lo yuan digitale. Servirà come metodo di pagamento su scala nazionale, “servirà per spendere”, ha spiegato in una nota ufficiale Mu Changchun, direttore del Digital Currency Research Institute della Banca popolare cinese (Pboc), in occasione del meeting ufficiale del China Finance Forum.
Il nuovo yuan digitale “non sarà una risorsa speculativa, ma un metodo di pagamento”, non avrà quindi le caratteristiche del bitcoin e dello stablecoin (criptovaluta orientata alla stabilità che si ancora al dollaro o all’oro, ma senza legarsi ad alcuna Banca centrale), “perché non richiederà un paniere di attività di supporto per il valore della valuta”, ha precisato il direttore.
Sono due anni che va avanti il progetto Digital currency for electronic payment o Dcep, per la creazione della prima moneta digitale cinese, con l’obiettivo di sviluppare un nuovo modello di pagamenti digitali per il Paese basato su registro distribuito tipo blockchain. Una mossa che va intesa anche in chiave di contrasto alle Ico (Initial coin offering), strumenti per raccogliere fondi per nuove criptovalute e più in generale per fare crowdfunding nel settore finanziario.
Il progetto è quindi giunto a maturazione, secondo quanto affermato dal funzionario della Banca popolare cinese, ma soprattutto il Governo di Pechino ha dato indicazioni chiare sul futuro sviluppo dell’industria blockchain nazionale regolamentata e sul contrasto agli Ico e a qualsiasi pratica speculativa.
Una valuta digitale — emessa e collegata alla Banca popolare cinese — potrebbe essere lanciata a metà 2020, secondo le previsioni di Quartz.
Per approfondire:
L’articolo è tratto dall’Book gratuito di Key4biz TechTrend2020. (Scarica l’eBook in PDF)