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Criptovalute, il memecoin $Trump guadagna subito 50 miliardi di dollari. In arrivo un nuovo quadro regolatorio negli USA?

Trump sarà veramente il “Crypto President” di cui tanto si è parlato?

Oggi è il Trump Day. Il Campidoglio di Washington sarà teatro dell’insediamento ufficialmente dell’amministrazione guidata dal 47° Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. Una nuova fase per la storia americana e per gli alleati occidentali, sotto diversi punti di vista, anche per quel che riguarda il futuro delle criptovalute.

Il settore ha avuto un ruolo significativo nel sostegno finanziario alla campagna elettorale di Donald Trump per le presidenziali del 2024 e ora tutti gli occhi sono puntati sui primi giorni della nuova presidenza.

Trump ha adottato una posizione favorevole verso le criptovalute, in particolare il Bitcoin, come parte della sua strategia elettorale. Ha annunciato il suo impegno a promuovere l’adozione e la regolamentazione positiva di questi asset digitali, accettando anche donazioni in criptovaluta per la sua campagna.

Entra in scena il memecoin $Trump

Ma non solo, perché il 18 gennaio ha fatto il suo debutto ufficiale il memecoin personale $Trump, che già domenica mattina aveva guadagnato più di 50 miliardi di dollari di valore.

Il lancio ha generato ulteriore crescita del patrimonio personale di Trump, sommandosi al resto delle attività economiche che ruotano attorno alla sua figura di imprenditore e uomo d’affari, tanto da consentirgli un piazzamento stabile tra le 25 persone più ricche al mondo.

Il Presidente ha anche sottolineato, tramite il suo Truth Social, che $Trump è il memecoin ufficiale. Una precisazione resasi necessaria, come ha ricordato Axios, a seguito delle numerose criptovalute con marchio Trump comparse improvvisamente sul mercato.

Trump d’altronde è un vero e proprio brand e in quanto tale ha un valore da difendere, che non può essere sfruttato da tutti.

Ovviamente, parliamo di un mercato, quelle delle criptovalute, che è instabile per natura. $Trump è cresciuto del 600% nelle prime 24 ore dal lancio e di un altro 150% nelle successive 12 ore circa. Alle 07:00 di domenica mattina (ora americana) valeva più di 74 dollari secondo CoinMarketCap, mentre alle 00:30 del 20 gennaio era già crollato a poco più di 38 dollari (quasi il 50% in meno).

Nelle prime ore di oggi ha registrato una nuova impennata sui 63,5 dollari, per riscendere a 51 dollari a metà mattinata. Nel momento in cui è stato scritto questo articolo, $Trump viaggia sui 53 dollari.

Il sito web di riferimento, gettrumpmemes.com, ha spiegato che l’80% del memecoin è detenuto da CIC Digital, affiliata alla Trump Organization, e da un’entità di proprietà condivisa della CIC, chiamata Fight Fight Fight LLC. (“Fight fight fight” sono le prime parole pronunciate da Trump dopo essere stato colpito da un colpo d’arma da fuoco durante un comizio a luglio).

Queste società sono vincolate a un programma di sblocco triennale, il che significa che non possono vendere tutti i loro titoli in una sola volta.
Anche Melania Trump ha lanciato il suo memecoin ($Melania) ma con esiti meno brillanti.

Criptovalute “priorità nazionale”?

L’interesse di Trump per le criptovalute è noto da tempo, ormai, e secondo Bloomberg potrebbe emanare un ordine esecutivo dedicato per garantire ad esse la massima attenzione della sua amministrazione.

In questo modo l’intero settore potrebbe emerge a priorità politica nazionale e con esso tutti gli attori che vi operano.

Bisognerà attendere la formula definitiva con cui l’ordine esecutivo inquadrerà le cripto.

Secondo le fonti a conoscenza della materia, è possibile che le agenzie governative inizieranno a dialogare e lavorare a stretto contatto con il settore. Possibile anche la nascita di un consiglio nazionale consultivo sulle criptovalute.

Il settore delle criptovalute ha investito ingenti somme di denaro per influenzare l’esito delle elezioni. Complessivamente, oltre 100 milioni di dollari sono stati spesi in varie competizioni elettorali, con una particolare attenzione rivolta alle elezioni congressuali. I super PAC legati al settore crypto hanno investito 131 milioni di dollari, dimostrando così il peso politico che queste istituzioni intendono esercitare.

Tra i principali donatori sicuramente Coinbase e Ripple. Venerdì, inoltre, l’industria ha offerto un “Inaugural Crypto Ball” proprio a sostegno di Trump e della cerimonia di insediamento di oggi.

L’arrivo del nuovo Presidente rappresenta una boccata d’aria per il settore, rispetto al Presidente americano uscente, Joe Biden. Le agenzie federali, tra cui la Securities and Exchange Commission, hanno avviato più di 100 azioni esecutive contro il settore negli ultimi anni e gli enti di regolamentazione bancaria hanno reso difficile per le aziende di criptovalute collaborare con gli istituti finanziari.

Fermare le azioni legali che hanno preso di mira una serie di aziende, come Binance Holdings, il più grande exchange di criptovalute al mondo, o la startup Ripple Labs, è una priorità assoluta per il settore, e Trump sembra assicurare un intervento risolutorio in tal senso.

Dalla riserva nazionale in Bitcoin all’integrazione delle cripto nel sistema finanziario USA

Secondo l’agenzia di stampa, potrebbe nascere a breve anche una riserva nazionale di Bitcoin (che nel frattempo ha raggiunto nelle ultime ore il nuovo record di quasi 109 milia dollari di valore), che comprenderebbe le attuali partecipazioni del governo nella più grande criptovaluta del mondo.

Questa strategia ha evidenziato l’intenzione dei leader del mercato di ottenere sostegno concreto a favore della legislazione pro-crypto, con l’aspettativa che le politiche di Trump portino a un contesto normativo più favorevole e a una maggiore integrazione delle criptovalute nel sistema finanziario statunitense.

L’uomo chiave per questo lavoro potrebbe essere proprio il ricco uomo d’affari David Sacks, vicino a Elon Musk, scelto da Trump come consulente su intelligenza artificiale e criptovalute, noto scettico in materia di regolamentazione e socio accomandatario della società di venture capital Craft Venture , co-fondatore di PayPal..

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