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La Commissione Europea ha presentato la nuova strategia europea contro la criminalità organizzata e per il rafforzamento della cooperazione giudiziaria, nel contesto del sempre più pervasivo sviluppo delle attività criminose attraverso il ricorso a strumenti tecnologici dell’ecosistema digitale.
La criminalità organizzata
D’altro canto, già nel recente report EU SOCTA 2021, Europol ha ben evidenziato come la criminalità organizzata in tutti gli stati membri rappresenti una minaccia significativa per i cittadini europei, le imprese e le istituzioni statali, nonché per l’economia nel suo insieme e sia caratterizzata da una rete di fluida cooperazione orientata al profitto, attraverso condotte corruttive e fraudolente.
Ed invero, il modello di business dei gruppi della criminalità organizzata si è reso molto più complesso e pervasivo.
Basti pensare che nel corso del 2020 è stata smantellata EncroChat, una rete telefonica crittografata ampiamente utilizzata dalle reti criminali per operare a livello transnazionale e online in tutti i mercati criminali, utilizzando nuove e sempre più sofisticate tecnologie.
Inoltre, il terrorismo e la criminalità organizzata stanno diventando fenomeni sempre più mobili, transnazionali e transfrontalieri. Ciò richiede il coinvolgimento una cooperazione più profonda ed efficace con organismi internazionali, come l’Interpol, che può fornire un ponte tra l’UE e le comunità internazionali di contrasto.
La strategia dell’UE
È evidente che le minacce transnazionali e l’evoluzione del modus operandi dei gruppi criminali organizzati richiedono una risposta coordinata, più mirata ed adeguata, per la quale i partenariati globali si rivelano fondamentali per garantire una cooperazione efficace nonché lo scambio di informazioni e conoscenze tra le autorità nazionali, sostenuta da un quadro comune di diritto penale e mezzi finanziari efficaci.
Pertanto, coerentemente con la recente EU Security Union Strategy, la Commissione Europea conferma l’azione intrapresa a livello europeo per sostenere, proseguire e rafforzare gli Stati membri nella lotta contro la criminalità organizzata.
La strategia presentata dalla Commissione Europea definisce gli strumenti e le misure da adottare nei prossimi 5 anni per contrastare più efficacemente i modelli di business e le strutture delle organizzazioni criminali oltre confine, sia online che offline, anche tenendo conto delle importanti raccomandazioni rese dal Consiglio Europeo che, precisamente evidenziano:
- La necessità di un nuovo accordo di cooperazione tra Europol ed Interpol che fornisca l’accesso diretto o indiretto da parte di Europol alle informazioni e alle banche dati dell’Interpol per gestire le esigenze di maggiore operatività odierne;
- la garanzia di interoperabilità tra i sistemi di informazione dell’UE nei settori delle frontiere
- la necessità di garantire alle forze dell’ordine e le autorità giudiziarie le informazioni aggiornate sui criminali e crimini di cui Interpol gestisce un’ampia gamma di database grazie al contributo dei 194 paesi membri.
La strategia della Commissione Europea è preordinata a:
- rafforzare l’applicazione della legge e la cooperazione giudiziaria, attraverso uno scambio più efficace di informazioni tra le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie in tutta l’UE nonchè l’ampliamento, modernizzazione e rafforzamento dei finanziamenti per la piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (EMPACT). La Commissione proporrà anche di aggiornare il quadro “Prüm” per lo scambio di informazioni su DNA, impronte digitali e immatricolazione dei veicoli nel contesto di un più ampio codice di cooperazione di polizia dell’UE che semplificherà l’attuale mosaico di vari strumenti dell’UE e accordi di cooperazione multilaterale, con l’obiettivo interoperabilità dei sistemi di informazione per la sicurezza fissato per il 2023 e l’avvio, comunque immediato dei negoziati per un accordo di cooperazione con l’Interpol.
- Sostenere indagini più efficaci per smantellare le strutture della criminalità organizzata e concentrarsi su crimini con priorità elevata e specifica, attraverso l’intensificazione della cooperazione a livello dell’UE. A tal riguardo, la Commissione Europea proporrà di rivedere le norme dell’UE contro la criminalità ambientale e istituirà un pacchetto di strumenti dell’UE contro la contraffazione, in particolare dei prodotti medici unitamente a nuove misure per affrontare il commercio illecito di beni culturali ed alla nuova strategia dedicata alla lotta alla tratta di esseri umani.
- Contrastare in modo efficace le finanze criminali attraverso la revisione delle norme dell’UE sulla confisca dei profitti criminali, nonché di quelle contro il riciclaggio di denaro per prevenire l’infiltrazione nell’economia legale.
- Rendere le forze dell’ordine e la magistratura più efficaci nell’era digitale per abilitarle ad un rapido accesso ad indizi e prove digitali, ed anche alle informazioni crittografate nel contesto di indagini e azioni penali, attraverso l’uso di tecnologie moderne e la nuova dotazione di strumenti e competenze per stare al passo con il moderno modus operandi della criminalità organizzata.
La strategia passa adesso al Parlamento europeo ed al Consiglio che avvieranno i negoziati, impegnandosi parimenti nella garanzia della sicurezza nell’UE per proteggere l’economia europea e salvaguardare i diritti fondamentali.
Articolo di Davide Maniscalco, avvocato – esperto in diritto societario e commerciale, componente del D&L NET