La nuova Commissione europea? Una buona notizia per le prospettive di investimento e i ritorni delle telco e degli operatori via cavo europei.
Ne sono convinti gli analisti di Credit Suisse, che in una nota sottolineano come la nomina del tedesco Günther Oettinger a Commissario per il digitale sia positiva per il settore delle telecomunicazioni, innanzitutto per il fatto che la Germania negli ultimi anni “ha tenuto un approccio favorevole alla concorrenza fra infrastrutture, rifiutandosi di seguire alcune delle indicazioni della Commissione” ritenendole troppo sbilanciate in favore dei consumatori (il regolatore tedesco si è opposto, ad esempio alle decisioni sul calcolo dei costi all’ingrosso BULRIC e sulla terminazione mobile).
La Germania, inoltre, “ha spesso tenuto una posizione moderata nelle discussioni sulle policy del settore tlc in seno ai diversi Consigli dei Ministri” mentre la Cancelliera Angela Merkel “riteniamo abbia avuto un ruolo determinante nell’incoraggiare l’ex responsabile antitrust Joaquin Almunia ad approvare le fusioni che hanno ridotto da 4 a 3 gli operatori mobili in alcuni mercati” dicono ancora gli analisti.
Credit Suisse ritiene quindi che Oettinger terrà una posizione più bilanciata tra gli investimenti e i prezzi al consumo rispetto ai suoi predecessori, anche stando agli orientamenti espressi da Juncker, che ha sottolineato tra le priorità il ritorno alla crescita dell’occupazione, il sostegno agli investimenti, una maggiore attenzione delle banche all’economia reale, la creazione di un vero mercato unico digitale.
“Ovviamente, investimenti e mercato unico digitale necessitano di misure di sostegno e non di taglio ai prezzi”, spiegano gli analisti.
Certo, sottolineano poi gli esperti, resta da capire in che modo i sei vicepresidenti interagiranno coi Commissari, i quali avranno comunque la parola finale sui dettagli di ogni decisione. “Il fatto che le vicepresidenze siano state assegnate a Stati che pesano di meno sullo scacchiere europeo dà un’idea di dove sta il vero potere”, spiega Credit Suisse, secondo cui la creazione dei ruoli di VP sembra un escamotage per dare una delega a ciascuno Stato membro, sembra frazionare troppo il portafoglio sottostante.
È quindi improbabile che Ansip possa aggirare od ostacolare le decisioni di Oettinger senza l’approvazione di Juncker.
Il lato positivo dell’assegnazione di una vicepresidenza per il mercato unico digitale è che Ansip coordinerà diverse aree tra cui le tlc così che Oettinger potrà dedicarsi, invece, esclusivamente alle telecomunicazioni.
I prossimi passi
La prima decisione importante per Oettinger sarà se confermare la bozza del pacchetto Kroes sul Mercato unico o se riaprire il dossier. Secondo gli esperti di Credit Suisse, molto probabilmente, visto che il pacchetto determinerà l’evoluzione della regolamentazione del settore nei prossimi anni, Oettinger riaprirà il fascicolo.
“Certamente – dicono gli analisti – questo sarà un test cruciale per capire se Oettinger adotterà un approccio pro-investimenti o meno, visto che le attuali proposte sono state bollate come anti-competitive in molte importanti aree (net neutrality, roaming ad esempio)”.