I vaccini anti Covid, compreso il Comirnaty prodotto da BioNTech/Pfizer, richiedono i gradi esatti di conservazione a freddo per mantenere la loro efficacia. Sebbene i centri di distribuzione centralizzati e le unità di trasporto possano conservare il vaccino BioNTech/Pfizer alla temperatura raccomandata compresa tra -90 e -60 °C fino a 10 giorni senza essere aperti, devono anche essere conservati presso ospedali e altri centri di somministrazione per cinque giorni a 2-8 °C. Il tutto senza mai sbalzi di temperatura e senza errori.
I due ospedali in Uk che usano il registro distribuito per monitorare la conservazione dei vaccini anti Covid
E per tenere sempre sotto controllo lo stoccaggio e la fornitura di vaccini il servizio sanitario nazionale britannico (NHS), in due ospedali, fa ricorso alla blockchain.
I due ospedali sono a Stratford-upon-Avon e Warwick, nell’Inghilterra centrale: utilizzano il registro distribuito, sviluppato dalle società Everyware e Hedera Hashgraph (quest’ultima controllata da IBM, Alphabet e LG) per monitorare sia gli altri vaccini e i farmaci chemioterapici sia per tenere sotto controllo ora i congelatori in cui sono conservati i vaccini per prevenire il Covid.
In questo modo, attraverso il registro distribuito, il libro mastro digitale decentralizzato e sincronizzato per la condivisione dei dati, si evitano gli errori umani nel controllo della catena del freddo dei vaccini, sostengono i protagonisti dell’iniziativa.
I vantaggi? “Monitoraggio continuo della temperatura e a prova di manomissioni”
“Possiamo assolutamente verificare i dati che abbiamo raccolto da ogni singolo dispositivo”, ha spiegato Tom Screen di Everyware “Ci assicuriamo che i dati siano accurati alla fonte e a quel punto possiamo verificare che non siano mai stati modificati, non siano mai stati manomessi”.
“Il monitoraggio continuo della temperatura di queste unità di refrigerazione è di fondamentale importanza e garantire l’integrità dei dati è una parte altrettanto necessaria per mantenere la fiducia nei risultati e poterli condividere facilmente attraverso l’intera catena di fornitura del vaccino”, ha detto Tom Screen, Direttore tecnico di Everyware.
“La tecnologia del registro distribuito di Hedera fornisce quel sistema di registrazione a prova di manomissione, rendendolo perfetto per la registrazione e la convalida dei risultati in modo efficiente ed economico”, ha concluso Screen.
Dunque, il vantaggio di usare la blockchain o il registro distribuito come avviene nei due ospedali del Regno Unito è quello di avere dati non modificati, e una tracciabilità end-to-end nella catena di fornitura dei vaccini. Un’arma aggiuntiva alle altre per favorire la diffusione e la somministrazione del vaccino anti Covid.
Alessandro Civati (Lirax): “La Blockchain non è solo crypto-valuta“
“La pandemia ha finalmente sdoganato il concetto che la Blockchain non è solo crypto-valuta. Soluzioni specifiche ed innovative che permettono a dispositivi IoT di generare dati non più modificabili, entrano di forza nella vita di tutti i giorni. Questo, non solo per evitare errori, ma anche per evitare manipolazioni future. Una tecnologia per il cambiamento ed evoluzione della società“, commenta a Key4biz Alessandro Civati, ceo di Lirax.