Lavorare e studiare da casa significa connettersi in rete tutti i giorni, per diverse ore, a volte per un lasso di tempo pari all’orario di ufficio, con tutte le conseguenze del caso in termini di esposizione alle principali cyber minacce del momento.
La Polizia postale e delle comunicazioni ha informato della scoperta di un sito web, “antivirus-covid19[.]site”, su cui è venduto un prodotto chiamato “Corona Antivirus”, “un antivirus digitale che promette di proteggere dall’attuale epidemia di coronavirus”, si legge nella nota.
In realtà, selezionando il link offerto sul sito in questione dai cyber criminali, il malcapitato si ritrova in download un malware, in grado di trasformare il pc in botnet, cioè unità di una lunga rete di macchine “infettate” e controllate da remoto per compiere diverse operazioni illecite all’insaputa dell’ignaro utente, tra cui: “lanciare attacchi DDoS, fare screenshot, scaricare file, rubare dati, sottrarre password salvate, fungere da keylogger, eseguire script e rubare da wallet di criptomoneta”.
Come sempre, in questi casi, l’invito della Polizia Postale è di “diffidare da questi e da simili messaggi, evitando di scaricare applicazioni o aprire allegati” e per ogni necessità o richiesta di aiuto rivolgersi al “commissariato virtuale”, raggiungibile all’indirizzo www.commissariatodips.it.
Cyber attacchi e phishing
Altra minaccia legata al diffondersi dell’epidemia di coronavirus nel mondo è l’aumento esponenziale degli attacchi phishing. Secondo il nuovo Report Atlas VPN, a marzo 2020 il numero di attività è cresciuto del +350% rispetto al mese di febbraio, portando il numero di siti web pericolosi a oltre 522 mila.
Un incremento notevole su base mensile, se si pensa che a febbraio erano 293.235 e a gennaio circa 150.000. Secondo gli esperti si tratta di un fenomeno strettamente legato alla pandemia di covid-19 e il dato curioso è che si tratta di siti di phishing che nascono a grappoli di migliaia da un giorno all’altro.
A proposito di phishing, qualche giorno in Italia sempre la Polizia Postale aveva diramato un’allerta in cui ci chiedeva agli utenti di rete di non aprire per nessun motivo il file “CoronaVirusSafetyMeasures.pdf”, una nuova truffa online, veicolata tramite email e messaggio su Whatsapp, segnalata da Confcommercio e Confartigianato.