#cosedanoncredere è una rubrica settimanale a cura di Massimiliano Dona promossa da Key4biz e Unione Nazionale Consumatori.
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La buona notizia è che non si rilevano forti aumenti per le tariffe estive, se non in alcune zone del Paese che sembrerebbero non risentire della crisi; la cattiva è che sono sempre di meno quelli che si possono permettere una vacanza (quest’anno, secondo gli ultimi dati, parte il 31 per cento degli italiani, mentre solo nel 2008 era il 49%) e quei pochi, si concedono solo qualche giorno, con un occhio sempre rivolto al portafoglio (le vacanze 2014 durano in media 10 giorni, a fronte dei 20 degli anni Sessanta).
L’ultima tendenza in fatto di vacanze, figlia soprattutto necessità di risparmiare, è l’acquisto di pacchetti turistici sui siti di social shopping (di cui ho anche parlato nel mio libro dedicato all’ecommerce e scritto con la psicologa Paola Vinciguerra dal titolo: ‘Aggiungi al carrello. Shopping on-line: sopravvivere agli inganni e alle dipendenze del web’– Minerva Edizioni);ilfenomeno è talmente diffuso che anche molti portali turistici tradizionali hanno iniziato a copiare i ‘colleghi’ del social shopping, mandando agli utenti degli alert quotidiani per avvertirli delle offerte più convenienti. Non si può certamente demonizzare un fenomeno che non è solo frutto della crisi, ma una strada ormai battuta verso un’innovazione che può anche dare una boccata d’ossigeno al settore (oltre che ai consumatori).
Tuttavia per evitare brutte sorprese, prima di acquistare su un gruppo d’acquisto online, è meglio non farsi prendere dalla fretta, leggere con attenzione le condizioni dell’offerta, controllando la scadenza e il periodo in cui il coupon si può utilizzare (è difficile che con un servizio del genere riusciate a partire la settimana di ferragosto e se non avete ferie flessibili meglio lasciar perder!); è consigliabile, poi, contattare la struttura alberghiera offerta e confrontare sul web i commenti di altri turisti che ci sono stati.
Anche gli extra non sono da trascurare: è emblematico il caso di una signora che ci ha raccontato di aver acquistato un coupon per una vacanza di una settimana in Sicilia per due persone ad un ottimo prezzo e poi aver pagato quasi il doppio per aggiungere al soggiorno la figlia di otto anni!
Ormai gli italiani sono piuttosto bravi a scovare le offerte più convenienti e organizzare le vacanze da soli, ma è bene ricordare che se è vero che con il “fai da te” si risparmia qualche euro, si è meno tutelati dai disservizi. Questo, ad esempio, è il periodo dei ripensamenti (spesso anche ben giustificati): ma purtroppo se si paga tutto in anticipo (come molto spesso accade con alcune prenotazioni), in caso di recesso, sarà molto difficile ottenere la restituzione delle somme versate.
E’ bene, dunque, ponderare bene prima di decidere, non farsi prendere dalla fretta e soprattutto non credere a quelle offerte che sembrano troppo allettanti: insomma, anche in questo periodo dell’anno, non mandate in vacanza il buon senso!
Ne approfitto per ricordare che gli esperti dell’Unione Nazionale Consumatori sono a disposizione degli iscritti all’associazione anche sui temi legati al turismo, attraverso il nostro sportello “Vacanze rovinate“.