“Basta con il solito ricatto occupazionale. Chi fa bene il suo mestiere potrà continuare tranquillamente a lavorare. L’unica violazione della privacy è quella di chi fa telefonate moleste a casa delle persone che non vogliono riceverle. Per questo urge una riforma contro il teleselling selvaggio. E’ assurdo che su 115 milioni di linee telefoniche, tra fisse e mobili, solo 13 milioni, l’11,3%, ossia quelle negli elenchi telefonici, possano iscriversi al Registro delle opposizioni” ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la posizione di Assocall, l’associazione che raccoglie i contact center aderenti a Confcommercio che, in audizione alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, si è detta contraria all’inserimento dei numeri non contenuti negli elenchi nel Registro delle opposizioni, sia perché, a loro dire, sarebbe in contrasto con la normativa sulla privacy sia perché si ripercuoterebbe inevitabilmente sull’occupazione.