Niente più maxi esodo agostano, ma partenze “intelligenti” per gli italiani che, seppur con un occhio attento al portafoglio, non rinunciano a qualche giorno (e i più fortunati qualcuno in più) di vacanza. Non mancano purtroppo i disservizi (e in alcuni casi delle vere e proprie truffe) che rischiano di trasformare le tanto agognate ferie in un vero e proprio incubo!
Cosa fare, dunque, per evitare problemi? Non perdere il nostro approfondimento realizzato nell’ambito del progetto “No problem-Assistenza, informazione, incontri con le associazioni dei consumatori” con tutti i consigli a prova di vacanza rovinata.
Una premessa è d’obbligo: negli ultimi anni, il Codice del Turismo ha equiparato le agenzie viaggi online a quelle tradizionali per cui in caso di vacanza rovinata chi ha acquistato un pacchetto all-inclusive su Internet beneficerà delle medesime tutele che sono riconosciute sui canali fisici. Per quanto riguarda il diritto di ripensamento (tradizionalmente riconosciuto a chi acquista sul web), si prevede che per i pacchetti turistici venduti online, il venditore debba comunicare per iscritto l’esclusione del diritto di recesso; in caso contrario il consumatore potrà recedere anche dal contratto turistico. Sono aumentate quindi le tutele, anche se purtroppo non sempre sono sufficienti.
Ecco quindi alcuni consigli:
Prima di Partire
- Richiedere copia del contratto che si sottoscrive, accertando che faccia chiaro riferimento alle offerte contenute nel catalogo informativo (in questo caso le indicazioni fornite da depliants e brochures saranno vincolanti per l’organizzatore);
- Se si sottoscrive una polizza di assicurazione, leggere attentamente le condizioni contrattuali (attenzione alla previsione di franchigie, spese non rimborsabili, etc.);
- Qualora la destinazione sia un paese straniero, verificare la necessità di adempimenti burocratici o sanitari (documenti di espatrio, visti di ingresso, vaccinazioni, etc.);
- Opporsi per iscritto ad eventuali richieste di ulteriori esborsi da parte dell’agenzia quando mancano meno di venti giorni alla partenza (entro tale termine la legge vieta qualsiasi maggiorazione del prezzo e se l’aumento eccede il 10% del costo complessivo del pacchetto, il consumatore potrà comunque recedere dal contratto).
Durante la vacanza
- Il soggiorno deve svolgersi esattamente come previsto (ogni modifica del programma o della sistemazione alberghiera legittimano il consumatore al rimborso del prezzo per la prestazione non goduta oltre al risarcimento del danno);
- Rivolgersi ai rappresentanti dell’organizzazione sul posto per segnalare ogni difformità rispetto al contratto di viaggio (è utile precostituire la prova scritta delle lamentele inoltrate);
- Documentare gli eventuali disagi tramite fotografie, dichiarazioni sottoscritte da altri turisti, fatture di spesa.
Al rientro
- Entro 10 giorni dal rientro, nel caso di difformità o disservizi, formalizzare un reclamo con richiesta di rimborso tramite raccomandata a.r. (o un qualsiasi strumento che consenta di provare l’avvenuto ricevimento) indirizzata all’agenzia di viaggi, al tour operator e per conoscenza all’Unione Nazionale Consumatori (via Duilio 13, 00192, Roma);
- Acquistando un pacchetto turistico tutto compreso, la richiesta dovrà essere indirizzata all’organizzatore e non al singolo fornitore di servizi turistici (quindi, ad esempio, non alla compagnia aerea per ritardo o smarrimento del bagaglio).
Per avere assistenza in caso di vacanza rovinata contattaci attraverso lo sportello Turismo-Viaggi sul nostro sito