Quinta generazione

Che cos’è il 5G (seconda parte)

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La prossima generazione del wireless promette velocità super in download e anche di più per lo sviluppo del mondo digitale, ma per ora il 5G resta un mistero.

La prossima generazione del wireless promette velocità super in download e anche di più per lo sviluppo del mondo digitale, ma per ora il 5G resta un mistero per la maggior parte di noi. Mentre il 4G sta (finalmente) dispiegando tutto il suo potenziale in termini di connettività e app via smartphone sempre più diffuse, il concetto di 5G per ora resta alquanto sfuggente. Una definizione ufficiale ancora non esiste.

Internet of Things

Le promesse sono rosee, perché in futuro il 5G potrà offrire velocità di di download fino a 20 GBs al secondo via smartphone, a fronte del GBs al secondo delle reti 4G.

In altre parole, a livello teorico, il confronto è presto fatto: con il 5G sarà come avere la fibra ottica in tasca. Ad esempio, sarà possibile scaricare un film in HD da tre ore in un secondo, rispetto ai 10 minuti necessari per concludere la stessa operazione in 4G.

Il 5G sarà quindi il punto di svolta verso la nuova era dell’Internet of Things, le smart city connesse, il telecontrollo da remoto per la security e la connessione di apparati medicali, realtà virtuale e auto senza conducente. Gli esperti sono d’accordo sulle potenzialità e sull’ampio spettro di nuovi servizi che però al momento non sono ancora stati creati.

 

Il 5G non sostituisce il 4G

Allora, ricapitolando: il 5G contribuirà a migliorare le reti esistenti (senza però sostituirle, anche perché il 4G resta la base fondamentale del 5G insieme alla fibra) e consentirà lo sviluppo di un’ampia gamma di nuovi servizi (che ancora non esistono) in diversi settori industriali.

Migliorando le operations di business, creando nuove opportunità di automazione e ampliando a dismisura le possibilità di comunicare con la connessione di miliardi di oggetti alla rete. Nuovi servizi arriveranno nelle scuole, negli ospedali nelle aziende e anche per i comuni cittadini.

Con il progressivo aumento di device connessi in circolazione, sempre più presenti nella vita di tutti i giorni, i nostri smartphone e tablet si trasformeranno in una sorta di telecomandi con l’aggiunta di sensori, applicazioni, sistemi in grado di azionare l’illuminazione, di aprire porte e garage, accendere il condizionatore, il televisore e tutti i wearable immaginabili.

Per fare un esempio, esiste una nuova tecnologia che consente di incorporare un nano sensore in una benda e che funziona come un monitor in tempo reale che trasmette direttamente informazioni al monitor del dottore.

Dall’alta risoluzione video alla prossima ondata di content come la realtà aumentata e la realtà virtuale, in Corea del Sud l’operatore KT Corp ha in programma il lancio del 5G nel 2018 in occasione dei Giochi Olimpici del 2018, mentre il rollout commerciale è previsto nel 2019.

Certamente il 5G avrà bisogno di spettro, con la banda 3500 Mhz considerata ideale per la prima ondata, anche se ben presto sarà necessario individuare onde millimetriche comprese fra 30 e 300 GHz oggi utilizzate per altri scopi, dalle reti satellitari ai sistemi radar.

Fixed wireless

Al momento, gli operatori stanno testando gli effetti del 5G e gli effetti di propagazione sulle reti. I fornitori di apparati stanno progettando l’hardware necessario, comprese le antenne e le batterie senza dimenticare nuove tecniche di ricarica a distanza.

Dal punto di vista tecnologico, al momento le sperimentazioni degli operatori a livello internazionale sono focalizzate su sistemi 5G fixed wireless, anche se altri operatori, ad esempio T-Mobile negli Usa, ha già annunciato il lancio di un network 5G mobile entro il 2020.

Alcuni osservatori del mercato ritengono che in una prima fase il 5G sarà in larga misura utilizzato per risolvere il problema dell’ultimo miglio collegato all’FTTH e all’FTTC.

 

5G supplemento al 4G

Negli Usa, il 5G è visto come una tecnologia supplementare rispetto al 4G, che secondo gli esperti continuerà a fornire i dati ai nostri smartphone, mentre il 5G sarà riservato alla trasmissione dati per altre applicazioni e in particolare al traffico degli oggetti connessi.

“Il 5G è la prima G che non sostituirà la precedente”, ha detto recentemente Tod Sizer, responsabile del radio research lab dei Bell Labs. Per Sizer le soluzioni 4G LTE esistenti hanno una buona performance per servizi voce, navigazione web e persino video, mentre i network 5G forniranno una miglior flessibilità per applicazioni come il controllo delle macchine in una fabbrica, maggiore affidabilità rispetto al WiFi e miglior latenza rispetto all’LTE. Ma il 5G sarà in grado di far leva sia sul WiFi sia sul 4G aggiungendo ulteriori capacità.

Onde millimetriche

Negli Usa, la Fcc (Federal Communication Commission) ha già messo a disposizione porzioni di spettro in onde millimetriche (mmWave) per esplorare futuri utilizzi in ottica 5G (uso licenziato sulle bande 28 Ghz, 37 Ghz e 39 Ghz, uso non licenziato sulle bande 64-71 Ghz e shared access sulla banda 37-37.6 Ghz).

L’onda corta di trasmissione sulle onde millimetriche consentirà di creare antenne molto più piccole dei normali ripetitori cui siamo abituati oggi. Il che consentirà di realizzare smartphone multi antenna per captare il segnale proveniente da diverse bande millimetriche, aprendo la strada ad un uso più efficiente dello spettro disponibile, soprattutto in caso di congestioni di rete.

L’aspetto negativo nell’utilizzo delle onde millimetriche riguarda il corto raggio di trasmissione che trova maggiori problemi di trasmissione e interferenze da parte di muri, edifici, vetri di finestra, pioggia, vento.

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