Call My Agent è una produzione originale Netflix uscita lo scorso anno, ma sicuramente nel vasto panorama delle offerte di serie televisive sulle varie piattaforme tv, può esservi sfuggita, e se avete voglia di una commedia leggera, divertente, ma molto ben realizzata, allora questa è la serie che fa per voi.
E non si svolge né in un Ospedale, né in uno studio legale, né in un distretto di Polizia, bensì dietro le quinte del mondo dello spettacolo.
La storia infatti si svolge a Parigi, in una importante Agenzia di spettacolo, dove lavorano alcuni agenti e i loro collaboratori, che seguono, curandone anche le stranezze e le fragilità, molte importanti star francesi, che, per l’occasione, nella serie, impersonano se stesse.
L’Agenzia è importante ma la gestione è quasi familiare, nel senso che capi e collaboratori sono ben collaudati, lavorano insieme da anni , conoscono bene le loro storie personali, le spigolosità e le debolezze l’una dell’altro.
Call My Agent: trama
Nell’Agenzia lavora Mathias (Thibault de Montalembert) uno degli soci più importanti, apparentemente arrogante ed egoista, che si vede piombare, con suo grande disappunto, nell’Agenzia Camille (Fanny Sidney) la sua figlia segreta mai riconosciuta né dichiarata, nata da una relazione avuta durante la gravidanza della moglie.
Camille, timida ma caparbia, mantenendo segreta la sua vera identità, riesce, per ripicca verso il padre ma per un caso fortuito, a essere assunta nell’Agenzia, come collaboratrice della spigolosa e creativa Andreas (Camille Cottin), altro socio dell’Agenzia. Il rapporto migliore Andreas, che ama le donne, lo ha con il tenero Gabriel (Gregory Montel) il terzo socio, quello intuitivo ma timido, che spesso si ritrova nei pasticci a causa del suo carattere insicuro.
Nell’Agenzia lavora anche Arlette (Liliane Rovere) una vecchia gloria che porta sempre con se Jean Gabin…il suo cagnolino e poi Herve (Nicolas Maury) eclettico assistente gay di Gabriel ma anche Noemie (Laure Calamy) tenera e un po’ svampita assistente di Mathias perdutamente innamorata di lui e poi Sofia (Stefi Celma) la receptionist aspirante attrice.
Ma improvvisamente, un equilibrio quasi perfetto, viene a mancare per la morte improvvisa del Socio fondatore e tutta l’Agenzia va nel panico non sapendo chi rileverà la quota del socio maggioritario. E dopo varie ipotesi l’arrivo del fascinoso e spiazzante Hicham (Assaad Bouab) scombinerà parecchie carte, ma darà anche nuova linfa all’ufficio.
In mezzo a tutto ciò, gli agenti ogni giorno devono occuparsi delle loro star. E in ogni puntata troveremo da Isabelle Huppert a Juliette Binoche, da Monica Bellucci (italiana ma naturalizzata icona francese) a Jean Dujardin, e poi Isabelle Adjani, Cecile de France, Norman Thavaud e tanti altri.
Su Netflix
Una location originale, una buona scrittura, un ottimo casting ma anche glamour, competizione e sensualità gli ingredienti vincenti di Call My Agent che si presenta come un buon format da realizzare ovunque.
Ma la sua forza maggiore sta nell’ottima caratterizzazione dei personaggi, empatici e divertenti a cui ci si affeziona nel giro di poche scene.
La seconda stagione, a mio avviso, è la migliore, la più ricca e la più brillante, le storie si intrecciano e si complicano, i dialoghi si fanno sempre più divertenti e i ritmi più serrati.
I francesi, ancora una volta si confermano maestri nella commedia contemporanea.
Su Netflix, 3 stagioni di 6 episodi da 45’ ciascuno .
Da vedere, per tutti, per sorridere e rilassarsi un po’.
Buona visione!