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Cosa guardare in Tv. “C’era una volta Gheddafi” su Rai 3

Questa sera in prima serata su RAITRE alle ore 21.30 andrà in onda un interessante e inedito film-documentario sulla vita del Colonnello Gheddafi, a dieci anni dalla sua morte, “C’era una volta Gheddafi”.

Il Film di 90’ circa, è stato realizzato dalla GA&A Productions insieme a RAI Documentari ed è stato scritto e diretto da Luca Lancise ed Emiliano Sacchetti.

Rai Documentari  Creata nel gennaio 2020, sotto la guida di Duilio Giammaria, è la struttura di riferimento all’interno dell’azienda per l’industria del documentario.

Il film-documentario è stato presentato in anteprima il 15 novembre, presso la Casa del Cinema di Roma, nell’ambito della serata evento “Noi e la Libia” promossa da Rai Documentari e GA&A con il patrocinio di IAI – Istituto Affari Internazionali.

“C’era Una Volta Gheddafi” racconta la  vita del Colonnello  dagli inizi della sua incredibile e inarrestabile ascesa, ma anche la storia dei suoi tanti e complessi rapporti con l’Italia e col mondo. Lo seguiamo sin da quando, giovanissimo ufficiale,  raggiunge il potere per realizzare il sogno di una Libia finalmente autonoma, dopo 4 secoli di dominazioni straniere,  fino alla sua brutale  uccisione, seguita quasi in diretta dai media di tutto il mondo.

E’ indubbio il carisma e il fascino esercitato nei tanti anni al potere, dalla controversa figura del leader libico  e il documentario ci svela anche inediti retroscena dei suoi  rapporti con il  nostro Paese.

Per la prima volta nei dettagli infatti,  vengono raccontati due episodi chiave accaduti negli anni Settanta e Ottanta, quando il Governo italiano salvò  segretamente Gheddafi dai tentativi di interventi militari mirati a eliminarlo,  da parte di grande potenze occidentali. 

Roberto Jucci, comandante generale dei Carabinieri oggi in congedo, racconta della sua missione speciale in Libia e di quando, nel 1971, in veste di ufficiale dell’ex SID (Servizio Informazioni Difesa), fu incaricato dall’allora ministro degli esteri Aldo Moro di incontrare il colonnello Gheddafi, nuovo padrone dei pozzi petroliferi sfruttati anche dall’ENI, per sancire una nuova amicizia con l’Italia.

Per il Colonnello in quel periodo, è un’assicurazione sulla vita.

L’ambasciatore Antonio Badini, fidato consigliere diplomatico del governo Craxi, racconta inoltre, i retroscena del salvataggio di Gheddafi dai bombardamenti americani del 1986, confermato in esclusiva anche dall’ex ambasciatore e Ministro degli esteri libico, Abdelraman Shalgam

In quegli anni in Italia c’era una forte e reale politica estera perseguita con decisone  da Dini a Prodi, da D’Alema a Berlusconi, fino al “Trattato di Amicizia” firmato nel 2008, che è raccontato dall’ex ambasciatore a Tripoli Francesco Paolo Trupiano, tra i negoziatori di quell’accordo.

Ma, come sappiamo, due anni dopo la sua firma, le visite di Stato di Silvio Berlusconi in Libia e di Gheddafi a Roma e la partecipazione del Colonnello al G8, il Trattato viene vanificato dall’intervento militare della Nato in Libia, fortemente voluto dalla Francia di  Nicolas Sarkozy dichiaratamente filo Americano.  L’Italia tenta di opporsi, ma alla fine cede alla maggioranza, e abbandona Gheddafi al suo destino.  

Di questo sanguinoso  intervento, giustificato dagli USA e dalla Nato per difendere i civili libici, poiché  era in atto una guerra civile causata dal malcontento popolare nei confronti di Gheddafi, si parla e si discute ancora molto : fu veramente un intervento per difendere i civili?

Fu veramente necessario?

A questa e a tante altre domande risponde con molti interessanti interviste e pezzi di repertorio il film.

Sappiamo tutti che il dopo Gheddafi gettò il Paese nel caos e quello che , almeno sulla mappa, era un Paese unito, finì in mille pezzi.

Per seguirne la storia, questa sera ore 21,30 su RAITRE e su RaiPlay.

“C’ERA UNA VOLTA GHEDDAFI”.

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