La tecnologia mobile, si sa, non è fatta solo di smartphone o tablet: negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale dei cosiddetti “weareble”, prodotti con microprocessori che possono essere letteralmente indossati dagli utenti. Tra questi dispositivi abbiamo sicuramente gli smart band, bracciali intelligenti che permettono di monitorare l’attività fisica, ma non solo.
Tra i più economici dotati di un ottimo rapporto tra qualità e prezzo non possiamo non citare il Mi Band, prodotto dalla società Xiaomi e disponibile sul mercato a prezzi davvero interessanti, adatti a tutte le tasche (generalmente meno di 15 euro). Ma il gruppo asiatico ha deciso in questi giorni di rinnovare la gamma, rilasciando il Mi Band 1S, versione evoluta del primo smart band (e del suo “aggiornamento”, rilasciato anch’esso da pochissimo, ma con piccole differenze rispetto al Mi Band standard), dal prezzo un po’ più alto ma sempre estremamente concorrenziale.
Vediamo, quindi, com’è fatto il prodotto, cosa cambia rispetto ai predecessori e quali sono le novità principali del wearable.
Design e materiali di costruzione
Se possedete già un Mi Band, potete osservarlo attentamente e vedere in esso anche l’ultima release del prodotto: nessun cambiamento, infatti, è stato fatto in termini di design e materiali costruttivi (la gomma del cinturino), le linee seguono fedelmente lo stile del braccialetto di successo di Xiaomi. Il cinturino è adattabile a qualsiasi tipologia di polso ed è estremamente comodo da utilizzare: dopo qualche minuto di utilizzo non ci si accorge neppure di indossarlo.
Il “cuore” del Mi Band
Se acquisterete il Mi Band 1S, ma anche una versione precedente, vi arriverà “smontato”: il cinturino sarà vuoto e sarà necessario introdurre al suo interno il vero cuore del prodotto, in metallo e dotato di tutta la tecnologia necessaria a farlo funzionare. Come la versione aggiornata del primo Mi Band, anche il 1S è dotato di tre LED solo bianchi (il primo Mi Band ha tre colorazioni differenti) e un sistema di ricarica leggermente differente rispetto ai predecessori. E’ stato introdotto, inoltre, un nuovo sensore per il monitoraggio del battito cardiaco. Se non vi piace il cinturino o tenere un braccialetto in generale, potete utilizzare questo piccolo dispositivo anche con una catenina, come un ciondolo.
Funzioni del Mi Band 1S
Ma che cosa può fare il Mi Band 1S? Come abbiamo accennato nella precedente sezione dedicata al “core” del device, può essere utilizzato per monitorare il battito cardiaco, sia durante l’attività fisica che in qualsiasi momento lo si richieda. I dati vengono raccolti sulla memoria e potranno essere scaricati in un secondo momento sull’app gratuita del Mi Band o da applicazioni di terze parti compatibili con questo prodotto, scaricabili gratuitamente dagli store dei principali sistemi operativi mobili (se non possedete ancora una smartphone potrete dare uno sguardo alle migliori offerte con telefono incluso attraverso il comparatore dedicato di SosTariffe.it). E’ compatibile con Android e iOS, ma anche su Windows Phone da qualche tempo sono comparse delle buone applicazioni che riescono a gestire i dati raccolti dal braccialetto.
Ovviamente il Mi Band 1S monitora i movimenti, i passi, la corsa, i km percorsi, le calorie che sono state bruciate, raccogliendo costantemente tutti i dati per poi riversarli sull’app non appena il bracciale verrà collegato allo smartphone o al proprio tablet tramite Bluetooth. Grafici e numeri vi terranno aggiornati quotidianamente sui vostri obiettivi (potete personalizzare i vostri obiettivi giornalieri) e sui risultati raggiunti.
Tra le altre funzionalità di questo prodotto abbiamo la sveglia (lo smart band vi sveglierà con delle vibrazioni sul polso), la possibilità di settare i LED per le notifiche di chiamate o messaggi in arrivo sullo smartphone e un ottimo sistema di monitoraggio del sonno che vi mostrerà come e quanto dormite durante la notte.
Altra caratteristica, non di poco conto: è impermeabile, quindi potete tenerlo anche sotto la doccia senza alcun problema.
Autonomia
Sul fronte batteria il nuovo dispositivo indossabile di Xiaomi riprende uno dei maggiori punti di forza del primo bracciale intelligente dell’azienda: la durata è eccezionale, con un’autonomia dichiarata di 1 mese ma che può arrivare addirittura a 2 mesi e oltre utilizzandolo come contapassi, sveglia e monitoraggio del sonno. Chi lo usa per tracciare un’attività frequente per le sessioni di corsa avrà probabilmente una durata minore, ma si parla comunque di oltre due settimane.
Per ricaricarlo bisognerà togliere il “core” in metallo dal cinturino e inserirlo nell’apposito caricatore, incluso nella confezione d’acquisto, e collegarlo via USB ad un computer o a un adattatore su presa elettrica (su questo fronte ci sono pareri discordi: secondo alcuni feedback sarebbe meglio ricaricarlo tramite computer per questioni di tensione che potrebbero rovinare il wearable, ma non tutti sono dello stesso parere).
Prezzo e data di lancio
Il Mi Band 1S è già acquistabile da qualche settimana. Difficilmente troverete questo prodotto in negozi “fisici”: tuttavia lo smart band di Xiaomi è facilmente ordinabile su Internet, soprattutto attraverso i principali canali di e-commerce, come Amazon e Ebay. Il prezzo di vendita varia a seconda del venditore, ma con 30-40 euro riuscirete a portarvelo a casa. Come per gli altri modelli, anche in quest’ultima versione è possibile cambiare cinturino: sono disponibili diverse colorazioni, adatte a tutti i gusti.
Insomma, questo nuovo Mi Band mantiene i punti di forza che hanno fatto dello smart band Xiaomi un prodotto di successo (precisione nel monitoraggio, durata della batteria) e aggiunge delle novità che fanno evolvere lo smart band, senza incidere troppo sul prezzo finale. In conclusione: se siete alla ricerca di un bracciale smart economico, comodo da utilizzare e con un rapporto qualità-prezzo davvero alto, il Mi Band 1S è sicuramente il prodotto che fa a caso vostro. In vista delle festività natalizie, inoltre, potrebbe essere un regalo particolarmente gradito per i familiari e gliamici più “attivi” fisicamente o, perché no, potrebbe essere un incentivo interessante per i più sedentari.