La mappa mondiale

Corsa al Wi-Fi: da Londra a New York, così il mondo sfida le sue paure

di Lorenzo Sorbini |

Il Wi-Fi, nato 15 anni fa, si sta diffondendo a macchia d’olio nel mondo. Nonostante la minaccia del terrorismo globale,  è  ormai uno dei beni d’uso più diffusi delle società occidentali.

Per gli scettici del Wi-Fi arrivano brutte notizie. Il sistema di comunicazione wireless nato 15 anni fa sta crescendo a macchia d’olio a livello globale, diventando così uno dei beni d’uso più imprescindibili della società Occidentale. Un trend che vale anche in quei paesi, come Usa e Regno Unito, che da tempo fanno i conti con la minaccia del terrorismo globale.

Nonostante la paura, la corsa al Wi-Fi non frena nemmeno a New York e Londra, metropoli dove il timore di attacchi e minacce terroristiche è di casa ma dove il Wi-Fi è una componente standard della vita quotidiana.

Gran Bretagna

In Gran Bretagna, Westminster ha recentemente annunciato l’installazione di accessi Wi-Fi gratis a Londra in più 1000 edifici pubblici e lo stesso vale per molte altre città come Edimburgo, Aberdeen, Birmingham, Cambridge, Cardiff e Manchester. Il costo di questo ambizioso progetto – denominato Super Connected Cities Programme – sarà di 150 milioni di sterline e prevede l’installazione di hotspots in musei, biblioteche, mezzi di trasporto pubblico, complessi sportivi.

Ed Vazey, ministro dell’Economia Digital, ha detto che più di 1000 hotspot saranno installati nel paese entro marzo 2015.

 

Metro di Londra connessa

 

Questa iniziativa si aggiunge al già rodato piano Wi-Fi nella metro di Londra partito il 30 Giugno 2014, dove recentemente sono state aggiunte altre 6 stazioni per un totale di 150 stazioni del Tube interamente coperte dalla rete. Un’operazione che non ha precedenti a Londra, visto le stringenti restrizioni alle comunicazioni telefoniche e alla copertura rete dopo il tragico attacco terroristico del 2005.

Da New York a Barcellona

Ma anche altre megalopoli mondiali come New York, San Francisco, Boston, Osaka, Perth, Tel Aviv, Barcellona hanno implementato progetti analoghi di Wi-Fi pubblico, installando tra i 700 e 1000 free hotspot in musei, edifici pubblici, scuole e centri sportivi.

Francia regina di accessi

 

In Europa, la Francia detiene lo scettro di regina del Wi-Fi, con il maggior numero di hotspot (oltre 13 milioni) seguita dagli Stati Uniti (9,8 milioni) e dal Regno Unito (5,6 milioni).

Berlino non resta a guardare

Berlino, ad esempio, ha iniziato la corsa al Wi-Fi pianificando di istallarlo per il 2015 in tutti gli edifici pubblici e il costo iniziale ammonterà a circa 170 mila euro.

Il caso greco

La Grecia sta facendo passi da gigante, nonostante la precaria condizione economica in cui versa il paese. Il ministro delle Infrastrutture Michalis Chrisochoidis  ha annunciato che per giugno 2015 ci saranno più di 4 mila hotspot nel paese, in modo da consentire la navigazione in Wi-Fi gratis a tutti i cittadini. Il progetto sarà gestito da una delle compagnie di Tlc greche (Ote, Telesto, Cosmos Business Systems, ZTE Hellas, Intracom) che si aggiudicherà la gara per il Wi-Fi, prezzo fissato a 15 milioni di euro comprensivo di 100 free hotspot nei numerosi siti archeologici sparsi nel paese.

Progetto Seul

Mentre nel Sud-Est asiatico, spicca Seul. La città ha infatti pianificato per il 2015 di installare all’incirca 10 mila hotspot partendo da aeroporti, musei, parchi e uffici governativi. Una spinta considerevole al wireless, vista la concentrazione demografica della città (quasi 13 milioni di abitanti).

L’Italia accelera

In Italia, il tema del Wi-Fi disponibile e gratuito è oggetto di una recente proposta di legge presentata dal deputato del Pd Sergio Boccadutri.

Privacy e sicurezza

La crescita del Wi-Fi a livello globale fa dunque riflettere su alcune questioni importanti come sicurezza e garanzia della privacy, che sicuramente dovranno essere questioni da disciplinare nel futuro prossimo.

L’elemento chiave non può pero ridursi ad una mera espansione di connessioni ma rappresenta l’abbattimento di paure e scetticismi che potrebbero frenare la diffusione del Wi-Fi.

Paure che tuttavia non sembrano in grado di bloccare la volontà di una comunità internazionale sempre più interconnessa, che non vuole cedere alla minaccia di attacchi terroristici e che crede nella condivisione e interconnessione di beni indispensabili tra i quali il Wi-Fi rientra a pieno diritto.

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