Romania, Grecia, Ghana, Cuba. Hanno in comune qualcosa: sono tutti Paesi che, in fatto di alto tasso di corruzione nel settore pubblico, si posizionano prima dell’Italia.
Il dato per il nostro Paese è allarmante. Siamo al 61esimo posto nel mondo, secondo l’ultimo rapporto globale di Transparency International, il Corruption Preceptions Index del 2015, cioè l’indice che misura quanto uomini d’affari e esperti del settore credano che nel loro Paese il settore pubblico sia permeato dal malaffare.
Del tema corruzione si parlerà giovedì 12 Maggio dalle ore 9,30 alle ore 18,00 presso la Sala Protomoteca del Comune di Roma, in un convegno dal titolo “Il contrasto alla corruzione tra repressione e prevenzione – Nuove strategie di intervento e questioni applicative”.
Il convegno è organizzato da Unitelma Sapienza con il patrocinio di dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, di Roma Capitale, della Regione Lazio, dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, dell’Associazione Italiana Internal Auditors, dell’Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari e dell’Associazione Italiana Trasparenza e Anticorruzione.
A presiedere i lavori della mattinata sarà la professoressa Paola Severino, Ordinario di diritto penale, Università Luiss Guido Carli di Roma, già ministro della Giustizia del Governo Monti. Per i saluti di apertura interverranno: Francesco Avallone, Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Roma Unitelma Sapienza, Antonio Matonti, Direttore Area Affari Legislativi Confindustria, Maurizio Bonzi, Presidente Aiia, Mauro Vaglio, Presidente Ordine Avvocati di Roma, Mario Civetta, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma.
La prima sessione (ore 10.30) è intitolata “Compliance anticorruzione pubblica e privata: dal d.lgs. n. 231/2001 alla prevenzione amministrativa della corruzione” e vedrà la partecipazione di: Luigi Foffani, Università di Modena e Reggio Emilia, Vincenzo Mongillo, Università Unitelma Sapienza, Margherita Bianchini, Assonime.
La seconda sessione (ore 11.45) è intitolata “I fattori cruciali di un’efficace prevenzione amministrativa della corruzione” e vedrà la partecipazione di: Donato Limone, Università Unitelma Sapienza, Franco Sciarretta, Università Unitelma Sapienza, Pier Luigi Petrillo, Università Unitelma Sapienza.
La tavola rotonda (ore 12.30) è dedicata al tema “Esperienze applicative” e sarà moderata da Angelo Jannone, già Ufficiale Ros, Partner Crowe Horwath – Saspi. Interverranno: Marco Di Capua, Direttore Internal Audit, Finmeccanica; Marco Befera, Responsabile dell’Ufficio Corporate Compliance e Internal Audit, CONI; Andrea Putignani, Responsabile della prevenzione della corruzione, Università Sapienza di Roma.
A presiedere i lavori de pomeriggio sarà Alfonso Maria Stile, professore emerito di diritto penale,Università Sapienza di Roma. Per i saluti saranno presenti: Giovanni Malagò, Presidente CONI, Francesco Paolo Tronca, Commissario Straordinario Roma Capitale. La relazione pomeridiana sarà tenuta da Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
La tavola rotonda pomeridiana (ore 15.45) è dedicata al tema “Le nuove strategie di contrasto della corruzione: potenzialità e questioni aperte“. Interverranno: Vincenzo Cerulli Irelli, Ordinario di diritto amministrativo, Università Sapienza di Roma; Antonio Fiorella, Ordinario di diritto penale, Università Sapienza di Roma; Roberto Garofoli, Capo Gabinetto MEF; Paolo Ielo, Procuratore aggiunto Tribunale di Roma; Bernardo Giorgio Mattarella, Capo Ufficio Legislativo Ministro della Funzione Pubblica; Marco Pelissero, Ordinario di diritto penale, Università di Genova.
Secondo Donato Antonio Limone, Ordinario di informatica giuridica e Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche dell’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, per dare una risposta concreta al processo anticorruzione è necessario digitalizzare le azioni relative ai contratti pubblici e agli appalti.
“La semplificazione e la chiarezza normativa – sostiene il prof. Limone – costituiscono la base della semplificazione di procedure, processi, procedimenti, documenti… A sua volta, la semplificazione delle attività incide sulla trasparenza dell’azione amministrativa anche in termini di anticorruzione: più trasparente è l’azione amministrativa più ridotti sono i fenomeni corruttivi; se alla semplificazione si aggiunge anche la digitalizzazione dell’azione amministrativa allora la trasparenza è massima e ancor più tutto ciò incide positivamente sul processo corruttivo, circoscrivendolo a situazioni molto più sostenibili dal punto di vista sociale, giudiziario, morale, politico”.
Una prova di tutto questo è evidente nel settore dei contratti pubblici, vale a dire l’area a più elevato tasso di rischio corruzione e, allo stesso tempo, l’area caratterizzata da un livello molto basso di semplificazione, trasparenza, accessibilità, digitalizzazione.
Il convegno di Unitelma Sapienza è patrocinato anche da CONI e ASSONIME, ed è accreditato sia presso l’Ordine degli Avvocati di Roma, sia presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma. Per info è possibile scrivere a anticorruzione@unitelmasapienza.it