L’allarme coronavirus si insinua anche sui mercati internazionali e non fa eccezione quello degli smartphone, con gli iPhone al centro di complesse valutazioni da parte degli analisti..
Secondo l’esperto di TF Securities, Ming-Chi Kuo, le stime sulle consegne di telefonini potrebbero perdere molti punti percentuali nelle prossime settimane, proprio a causa dell’epidemia in corso in Cina.
Stando ai numeri diffusi dall’esperto, l’azienda che più di altre risente e risentirà degli effetti del coronavirus sulla produzione di apparecchi telefonici potrebbe essere Apple, perché i suoi fornitori sono tutti in Cina e soprattutto nella regione del Wuhan.
Coronavirus vs iPhone
Le conseguenze potrebbero essere pesanti, dato che potrebbe veder ridurre le stime sulle consegne di iPhone di oltre il 10% nel primo trimestre del 2020.
“Crediamo che saranno spediti tra i 36 e i 40 milioni di iPhone entro la fine del primo trimestre dell’anno in corso, contro i 38 milioni del 2019 – ha precisato Kuo nella nota riportata da appleinsider.com – è difficile stabilire il volume dei tagli alle consegne, che è legato all’impatto del coronavirus sul livello di preoccupazione e ottimismo dei consumatori, ma dovrebbero aggirarsi attorno a un -10%”.
Il CEO di Apple, Tim Cook, aveva già ammesso possibili gravi conseguenze per l’azienda in vista di un peggioramento dell’epidemia. Ogni iPhone d’altronde è prodotto in Cina e molti dei fornitori Apple si trova proprio nella regione di Wuhan, li dove tutto è iniziato.
Voci non confermate parlano addirittura di un possibile slittamento della presentazione del nuovo iPhone SE2, inizialmente prevista per la primavera 2020, ma molto dipenderà da quello che accadrà nelle prossime settimane in Cina.
Una situazione che avrà conseguenze anche su tutti i fornitori degli altri competitor Apple, comunque, perché i dati preliminari sul trimestre ripropongono un possibile taglio alle consegne mondiali del -15% su base annua, con un range tra 310-330 milioni di smartphone, contro i 330-350 milioni dell’anno passato.
Anche il 5G vittima del virus
Altra vittima di massima rilevanza, in quest’analisi di Kuo, è la rete 5G. L’epidemia sta facendo diminuire l’attenzione dei consumatori sulle nuove reti di telecomunicazione mobile e la domanda di sostituzione di device con altri abilitati al nuovo standard: “Sta diminuendo la fiducia dei consumatori al crescere del numero dei contagiati dal virus”.
Una situazione, questa relativa al 5G, che tende a danneggiare più i dispositivi Android che quelli Apple.
Al momento, tutti i negozi di Cupertino in Cina sono chiusi fino al 9 febbraio e la data di riapertura potrebbe slittare ancora a seconda dell’evoluzione dell’epidemia.
Anche la Foxconn, uno dei principali fornitori globali di componentistica per smartphone e soprattutto iPhone (e altri device Apple), ha annunciato più controlli sanitari all’interno degli impianti.
Sulla stessa strada di Apple anche Google, che ha dato ordine di procedere alla chiusura dei negozi, anche Hong Kong e Taiwan, mentre Microsoft, Facebook e Amazon hanno chiesto ai propri dipendenti di evitare trasferte inutili in Cina e di continuare a lavorare da casa.