Ok alla schema di decreto legislativo sul copyright
Approvata dal Parlamento italiano l’impostazione generale dello schema di decreto legislativo sul copyright, fissato ad agosto, che riceve di fatto la disposizione europea 2019/790 in materia di diritto d’autore e diritti connessi alla proprietà intellettuale e al mercato unico digitale e i suoi servizi.
Le commissioni Giustizia e Lavori pubblici del Senato e Cultura e Telecomunicazioni della Camera hanno espresso parere positivo, passando ora la palla al Governo presieduto da Mario Draghi. Secondo quanto riportato da Italia Oggi, entro un paio di settimane, valutati i due pareri, si dovrebbe avere l’ok definitivo al testo.
Due punti chiave: snippet e Agcom
Due i punti chiave su sui il confronto si è dilungato (il parere era atteso per metà settembre) nelle due Commissioni: l’estratto breve di un contenuto/testo (snippet) e il ruolo dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom).
Sull’estratto breve si è deciso di favorire la circolazione delle informazioni e delle notizie e allo stesso tempo di tutelare i diritti degli editori e rispettare il principio di remunerazione dell’autore.
Posizione forse un po’ troppo generica, in termini di tutela del copyright, che da un lato prende in considerazione le richieste della rete, dall’altra però deve per forza proteggere i portatori di diritti, cosa che non eviterà del tutto contenziosi giuridici di varia natura.
Per quel che riguarda l’Agcom, invece, si è voluto da un lato rafforzare la sua azione di tutela dei contenuti e della legalità online, tramite un meccanismo di negoziazione più efficace, dall’altro si è proposto di rilanciare la stessa azione dell’Autorità.
In particolare, dalla Camera arriva la proposta di inserire in Agcom nuove figure professionali, sia per aumentare il personale, sia per migliorare il livello delle competenze.
Draghi a difesa dell’economia digitale e del copyright
Ieri, durante le comunicazioni in Senato, in merito al Consiglio europeo di oggi e domani, il Premier Draghi ha ribadito la centralità della legalità e del rispetto delle regole nell’ecosistema digitale, per favorirne la ripresa e il rilancio, dopo l’impatto pesante della pandemia, e per renderlo più competitivo, anche riguardo al copyright.
“Intendiamo fissare adeguate garanzie per la libertà di impresa e di espressione. Occorre assicurare al contempo la non discriminazione e la corretta attribuzione delle responsabilità sulla distribuzione e pubblicazione di contenuti e prodotti online”, ha sottolineato il Premier nel suo intervento.
“L’Italia sostiene il Regolamento UE sui servizi digitali, anche per proteggere efficacemente prodotti e contenuti realizzati in Italia. La nostra convinzione è che quello che è illecito off line debba essere illecito anche online”, ha infine precisato Draghi, richiamando all’importanza del contrasto alla pirateria e a qualsiasi azione criminale che violi il diritto d’autore e i diritti di proprietà intellettuale.