Accordo tra l’Università di Aarhus in Danimarca e la Rights Alliance per impedire agli studenti l’accesso ai siti che diffondono illegalmente contenuti audiovisivi protetti da diritto d’autore senza autorizzazione preventiva.
Si tratta di un codice di condotta che in Danimarca sembra aver funzionato e che ha portato a dei risultati molto positivi nella lotta alla pirateria audiovisiva.
La più grande università del Paese, con oltre 38 mila iscritti, 1.800 dottorandi e 8 mila dipendenti, ha deciso di imporre un blocco totale e permanente verso tutti quei siti web e piattaforme online che offrono contenuti audiovideo, come film e serie tv, in violazione del copyright.
“I servizi pirata sono gestiti da gruppi criminali che minano l’industria creativa e culturale, in particolar modo il settore audiovisivo”, si legge in una nota della Right Alliance.
“Ecco perché è fondamentale che il blocco dei servizi illegali sia efficace il più a lungo possibile e che le Istituzioni pubbliche partecipino a questa azione antipirateria”, si legge ancora nel testo.
Un’azione che si rafforza proprio grazie alla cooperazione tra i titolari dei diritti, gli internet provider e le autorità locali, in questo caso danesi.
La Danimarca non è nuova ad operazioni simili. Secondo quanto riportato da Torrentfreak, il Paese scandinavo è in prima fila nella lotta alla pirateria audiovisiva e mediatica da oltre 15 anni.
Ad oggi, sono più di 500 i siti web pirata individuati e bloccati nel Paese dagli internet service provider per violazione della legge sul copyright.