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Copyright. Danimarca, Polonia, Portogallo e altri Paesi non in regola, ora li aspetta la Corte di Giustizia UE

copyright articolo 17

Doppio procedimento per Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Lettonia, Polonia, Portogallo

La Commissione europea ha annunciato che 6 Stati membri saranno deferiti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per mancato recepimento delle due direttive in materia di diritto d’autore.

La mancata notifica del recepimento ha infatti obbligato Bruxelles ha sottoporre Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Lettonia, Polonia, Portogallo al (doppio) giudizio della Corte, in particolare per quel che riguarda il diritto d’autore e diritti connessi nel mercato unico digitale.

Infatti, Bulgaria, Finlandia, Lettonia, Polonia e Portogallo sono state deferite alla Corte anche per la mancata notifica del recepimento delle norme UE sul diritto d’autore e diritti connessi relativi alle trasmissioni online.

Come si è arrivati al deferimento

L’atto dovuto della Commissione è conseguenza della procedura d’infrazione avviata nei confronti di questi Paesi nel luglio del 2021 a scadenza del termine di recepimento (7 giugno 2021)-

Successivamente sono partite le lettere che avevano come destinatari quegli Stati che non avevano appunto notificato l’avvenuto recepimento nel proprio ordinamento giuridico delle direttive Ue sul copyright.

A questo punto, ai sensi dell’articolo 260, paragrafo 3, del TFUE, la Commissione può invitare la Corte di giustizia UE a imporre sanzioni finanziarie agli Stati membri che non hanno adempiuto all’obbligo di notifica delle misure di recepimento delle direttive in questione.

Centralità della direttiva Ue sul diritto d’autore

Le due direttive mirano a modernizzare e rendere più efficaci le norme sul diritto d’autore, con l’obiettivo di consentire ai consumatori e ai creatori di contenuti di sfruttare al meglio il mercato digitale europeo.

Dispositivi normativi che proteggono i titolari dei diritti d’autore in più settori, stimolando la creazione e la circolazione di contenuti di maggior valore, favorendo la distribuzione, aumentando la libertà di scelta degli stessi utenti finali, riducendo i costi generali e aumentando l’offerta di programmi radiofonici e televisivi in ​​tutti i Paesi dell’Unione.

Le nuove regole riguardano i rapporti tra i titolari dei diritti d’autore e le piattaforme online e la remunerazione dei singoli artisti e creatori. Queste garantiscono una remunerazione più equa per creatori e titolari dei diritti, editori e giornalisti, in particolare quando le loro opere sono utilizzate online. In questo modo è introdotta maggiore certezza del diritto e si regola in maniera trasparente il rapporto tra autori e piattaforme di rete, soprattutto per quel che riguarda la remunerazione, riequilibrando il potere contrattuale.

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