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Copyright, Bagnoli Rossi (FAPAV): “Adottare l’obbligo di notice and stay down, 1 miliardo i danni al Sistema Paese”

La Direttiva copyright, approvata dal Parlamento europeo l’anno scorso, dovrà ora passare al vaglio dei singoli Stati europei per la sua attuazione finale. Una misura ritenuta fondamentale per la tutela dei diritti connessi e la protezione di imprese, posti di lavoro e investimenti all’interno del mercato europeo.

Sull’argomento si è svolta l’audizione della FAPAV, la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, alla XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato della Repubblica sul disegno di legge N. 1721 (legge di delegazione europea 2019).

Punti chiave della direttiva

La Direttiva Copyright, riconoscendo il ruolo e la responsabilità degli intermediari del web e in particolare degli OCCPs ricopre un ruolo cruciale nell’ambito delle attività di enforcement a tutela dei contenuti” ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della FAPAV nel corso dell’audizione.

Riteniamo fondamentale che vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire una efficace tutela dei contenuti sul web” ha precisato Bagnoli Rossi.

Un aspetto quest’ultimo direttamente legato al tema del “Notice & Stay Down”. “Nello specifico – ha detto il Segretario Generale della Federazione – per quanto riguarda le rimozioni selettive dei file pirata ottenute tramite la procedura di “notice and take down”, una delle principali criticità rilevate riguarda i casi di recidiva e la relativa disponibilità dei contenuti illeciti già precedentemente segnalati”.

Per questo – ha aggiunto – nell’ottica di una maggiore responsabilizzazione degli intermediari e operatori del web, la FAPAV ritiene necessaria l’adozione di un obbligo di “notice and stay down”,imprescindibile proprio per arginare la presenza e i futuri upload di contenuti già segnalati dai titolari dei diritti per la rimozione”.

I dati sulla pirateria

A supporto della direttiva copyright, la FAPAV ha illustrato anche i dati della sua ultima indagine condotta con IPSOS sul fenomeno della pirateria nel nostro Paese, stimandone il danno complessivo: “che oggi rappresenta per il Sistema Paese una perdita di oltre 1 miliardo di euro, una somma importante che va ad intaccare pesantemente il fatturato, il futuro delle nostre aziende ma anche il futuro dei giovani e delle nuove generazioni che verranno”.

Abbiamo anche appurato che a causa della pirateria il PIL nazionale perde oltre 450 milioni l’anno, mentre 6 mila posti di lavoro vengono messi a rischio”, ha evidenziato Bagnoli Rossi.

Un fenomeno che ha “un’incidenza del 38% sulla popolazione italiana”, per quasi 578 milioni di atti di pirateria compiuti: “Se si guarda alla fascia di età degli “under 15”, l’incidenza della pirateria sale al 47%, con una stima di oltre 31 milioni di atti all’anno compiuti da giovani pirati”.

Tutela dei contenuti

La pirateria audiovisiva è un fenomeno in continuo mutamento e che richiede un costante aggiornamento nelle modalità e negli strumenti da attuare per il contrasto della stessa: “La natura sempre più transfrontaliera ed internazionale della pirateria rende fondamentale l’adozione e l’implementazione di collaborazioni fattive ed efficaci con i maggiori player del mercato”, ha affermato Bagnoli Rossi.

La Federazione, infine, propone interventi su più fronti e nello specifico ne ha evidenziati due alla Commissione: Enforcement e Comunicazione. “Consideriamo decisivo il contributo dell’Enforcement, con le attività condotte da Autorità Giudiziaria, Autorità Amministrativa, gli accordi di autoregolamentazione e la rimozione selettiva dei contenuti – ha concluso il Segretario Generale della FAPAV – a cui si aggiunge l’altrettanto efficace lavoro nel campo della comunicazione, con le campagne di sensibilizzazione e di educazione alla legalità rivolte al grande Pubblico, con specifico riferimento alle nuove generazioni, con gli studi e ricerche sul fenomeno e la promozione dell’offerta legale presso i consumatori”.

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