Diritto d’autore e portabilità dei contenuti al centro dell’intervento di Andrus Ansip, Vicepresidente e Commissario responsabile per il Mercato Unico Digitale, all’incontro tenutosi ieri al Festival di Cannes (11-22 maggio 2016).
Ansip rilancia su alcuni argomenti caldi per l’industria cinematografica per ridefinire la strategia dell’audiovisivo all’interno del Digital Single Market dopo i grandi cambiamenti registrati negli ultimi dieci anni.
Leaving #Cannes2016, happy with the debates with film industry about #dsmeu #copyright #portability https://t.co/6g50uaYon9
— Andrus Ansip (@Ansip_EU) 15 maggio 2016
“La tecnologia digitale ha trasformato la produzione e la distribuzione cinematografica: il modo in cui guardiamo e godiamo dei film“, ha detto Ansip.
Le esigenze e le preferenze degli utenti sono cambiate e oggi stiamo assistendo all’esplosione dei servizi on-demand e della visione da dispositivi mobili.
Per il Commissario Ue, l’industria cinematografica e tutti coloro che amano i film, “dovrebbero sfruttare al meglio le opportunità offerte da Internet e dalla tecnologia digitale” in vista della realizzazione del Mercato Unico Digitale.
Ansip ha quindi ribadito l’importanza di garantire i diritti d’autore, per consentire che venga retribuito il lavoro dei creatori.
Il contributo che può dare la Ue, ha indicato Ansip, è quello di offrire all’industria creativa europea le migliori possibilità di sviluppo nei Paesi membri.
Ansip ha anche citato il Programma MEDIA a sostegno dell’industria cinematografica per evidenziare l’importanza dei finanziamenti –considerati ‘di vitale importanza’ – a favore della creazione di film di alta qualità e di opere audiovisive.
Per il Commissario Ue, “è il momento opportuno per riflettere su nuovi mezzi per finanziare e distribuire i film europei”.
Tre le priorità della Ue:
- Rafforzare l’industria creativa europea nell’era digitale;
- Aumentare la circolazione delle opere europee;
- Aiutare il cinema europeo a raggiungere un pubblico più ampio.
Il finanziamento resterà una priorità, ha aggiunto Ansip, ma si può fare di più in materia di policy per il Digital Single Market per aiutare le industria creative e cinematografiche europee.
Due le aree principali che, secondo Ansip, hanno bisogno di un approccio più moderno: diritto d’autore e servizi media audiovisivi.
Portabilità dei contenuti
Il Commissario Ue ha quindi ricordato che lo scorso dicembre la Ue ha presentato la proposta sulla portabilità dei contenuti nella Ue per consentire agli abbonati ai servizi online – per i libri, musica, giochi, film, teatro, sport – di potervi accedere anche quando sono temporaneamente fuori dal proprio Paese.
Con questa proposta, ha precisato Ansip, saranno rimosse tutte le barriere come il geoblocking e creati maggiori benefici per i consumatori.
Queste misure, ha poi spiegato il Commissario Ue, sono ‘un bene’ anche per le aziende in quanto interverranno su alcune delle ragioni che spingono gli europei alla pirateria o all’uso di tecnologie dell’aria grigia come le VPN (virtual private network) per accedere ai contenuti acquistati legalmente.
Per Ansip, le nuove misure sproneranno più persone a pagare per i contenuti.
“Questa è la ragione per cui non avrebbe senso limitare il diritto di portabilità“, ha detto ancora Ansip, facendo un chiaro riferimento alla richiesta giunta da alcuni Paesi, tra i quali l’Italia, di indicare il limite temporale in modo preciso, e che sarà discussa al Consiglio Competitività che si riunirà il 26 maggio.
Secondo il Commissario Ue, però, fissare un limite di tempo massimo significherebbe “spingere coloro che superano questa soglia a tornare a usare mezzi indiretti e dubbi per accedere ai contenuti” quando si è fuori dal proprio Paese.
“Questo non è quello che vogliamo“, ha rilanciato Ansip.
Diritto d’autore
La portabilità, ha quindi ribadito, è solo la prima fase della prevista riforma del copyright. La Ue è già al lavoro per la seconda fase che sarà pronta per l’autunno dove verranno trattate alcune tematiche specifiche come le eccezioni al diritto d’autore specie quelle che hanno effetti transfrontalieri e che dovrebbero essere allineate.
La riforma affronterà anche le violazioni del copyright su scala commerciale e l’ammodernamento transfrontaliero dell’enforcement.
Ansip è consapevole che la pirateria è una grave minaccia per l’industria cinematografica e ha citato gli ultimi dati dell’Ufficio Ue della Proprietà Intellettuale secondo i quali negli ultimi dodici mesi un quarto dei giovani della Ue ha ammesso di utilizzare fonti illegali per accedere ai contenuti online.
“Si tratta di una situazione preoccupante per tutti noi – ha ribadito – e al riguardo abbiamo intenzione di fare qualcosa”.
Ansip ha rilanciato, sostenendo che il digitale offre possibilità quasi illimitate, per la produzione e distribuzione di film. Impone nuovi modelli di business come quelle offerte dalle piattaforme online che sono ormai una realtà che fa parte della nostra vita quotidiana e, ha dichiarato “non dobbiamo averne paura“.
Anzi, ha osservato, contribuiscono molto all’innovazione, alla società ed economia europea.
Presto, ha annunciato, presenteremo la nostra valutazione, dopo mesi di consultazione e analisi, sull’approccio delle piattaforme in Europa.
In conclusione Ansip ha citato la revisione della Direttiva Ue sui servizi media audiovisivi per adeguarla ai tempi ormai mutati.
Oggi, infatti, la distribuzione televisiva, il video on-demand e le piattaforme di video-sharing come YouTube rientrano sotto regole diverse.
“E’ il momento di aggiornarle – ha detto Ansip – in modo che riflettano la nuova realtà online e il mondo digitale che cambia, anche per creare un level playing field. La nostra proposta porterà anche maggiore flessibilità alle regole per la pubblicità e sosterrà i nostri sforzi per promuovere il lavoro creativo europeo”.