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Copyright, 85 eurodeputati alla Ue: ‘Tuteliamo gli autori’

Un Appello bipartisan alla Commissione Ue è quello inviato da 58 europarlamentari (tanti quelli italiani) per tutelare autori e creatori di contenuti nell’ambito della riforma del diritto d’autore annunciata lo scorso dicembre che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi e a seguito del pacchetto eCommerce presentato a fine maggio.

Nella lettera aperta i deputati Ue dei tre maggiori gruppi politici – S&D, Ppe e liberali – hanno ribadito alcuni punti fermi in attesa delle nuove disposizioni Ue.

Tra i firmatari, la capo delegazione del Pd, Patrizia Toia, la presidente della commissione Cultura, Silvia Costa (Pd), i democratici Nicola Danti, Luigi Morgano, Alessia Mosca, e il popolare Stefano Maullu.

Le industrie creative – si legge nella lettera – danno un contributo sostanziale all’economia europea, creando oltre 550 miliardi di euro di valore aggiunto al PIL (4,4%), dando lavoro fulltime a 8,3 milioni di persone, impiegando così il 3,8% della forza lavoro europea.

L’industria creativa rappresenta inoltre circa il 4,2% delle esportazioni Ue.

Nell’Appello si indica che, nonostante i contenuti creativi siano oggi molto richiesti, il settore non ha però visto crescere i ricavi parallelamente ai consumi.

Una delle cause di ciò, secondo gli europarlamentari, è la mancanza di chiarezza delle disposizioni sul copyright e l’eCommerce per quanto riguarda lo stato dei servizi online.

L’iniziativa è stata accolta con favore dalla Gesac, l’associazione europea degli autori e dei compositori. “Questa lettera – afferma il loro presidente Christophe Depreter – rappresenta un importante segnale alla Commissione sul fatto che esiste una volontà politica sulla necessità urgente di affrontare positivamente il nodo del trasferimento di valore”.

 

Per Enzo Mazza, Presidente della Federazione Industria Musicale Italiana, “Il tema della discriminazione remunerativa (value gap) che deriva da un’interpretazione estesa delle norme sulla responsabilità degli intermediari sta danneggiano l’intera filiera. Piattaforme come YouTube con milioni di stream generano ricavi molto bassi rispetto a piattaforme di streaming come Spotify e questo sta causando una distorsione che andrebbe assolutamente sanata. Anche in USA proprio oggi oltre 186 artisti hanno scritto al Congresso per segnalare questa difformità di trattamento delle piattaforme online”

 

“Chiediamo alla Commissione – si legge nella lettera degli europarlamentari – che la prossima riforma sul copyright preveda in modo chiaro che le esenzioni di responsabilità vadano applicate solo ai provider di servizi online realmente neutri e passivi, e non ai servizi che svolgono un ruolo attivo nella distribuzione, promozione e monetizzazione di contenuti a scapito dei creatori e degli autori”.

“Siamo convinti – concludono i parlamentari europei – che la rimozione di questa distorsione nel mercato digitale stimolerebbe la crescita nell’ambito di una economia digitale europea”.

Open letter: Status of online platforms in the EU as regards copyright and the need for legislation

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