La copertura e la potenza dei segnali Wi-Fi potrebbero subire una rilevante degradazione con il dispiegamento della tecnologia LTE-U, sostiene Broadcom Limited in un documento presentato la scorsa settimana alla FCC (Federal Communications Commission).
Broadcom Limited è un’azienda statunitense con base a San Jose, California, attiva nei mercati dei semiconduttori, dei circuiti integrati e delle telecomunicazioni. FCC è l’agenzia governativa a stelle e strisce che si occupa degli usi dello spettro radio, delle telecomunicazioni interstatali e delle comunicazioni internazionali che muovono dagli USA e arrivano agli stessi.
LTE-U sta per Long Term Evolution for Unlicensed Spectrum e indica l’impiego della tecnologia di quarta generazione per le reti cellulari, il cosiddetto 4G (4th Generation), nello spettro radio non licenziato. Secondo Broadcom Limited, tale impiego potrebbe rivelarsi un disastro per il Wi-Fi in termini di copertura e potenza dei segnali.
Prima di illustrare la questione sollevata da Broadcom Limited, si ricorda che il servizio di comparazione delle offerte 4G LTE curato dagli esperti di SosTariffe.it permette di confrontare tutte le soluzioni di mercato disponibili in Italia per l’accesso a Internet da mobile su tecnologia Long Term Evolution.
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Broadcom Limited ha espresso preoccupazione per le sorti del Wi-Fi con riferimento sia alla tecnologia LTE-U sia alla soluzione LTE-LAA (Long Term Evolution Licensed Assisted Access). Quest’ultima è stata proposta in ambito 3GPP (3rd Generation Partnership Project) proprio per superare le criticità legate all’impiego della LTE nello spettro radio non licenziato.
Stando ai test e alle simulazioni condotte dall’azienda californiana, l’implementazione della LTE-LAA ridurrebbe in maniera rilevante l’area di copertura Wi-Fi, a meno che non si adottino specifici meccanismi che permettano alla tecnologia LTE di coesistere davvero con il Wi-Fi.
LTE-LAA prevede sì dei meccanismi deputati a migliorare la coesistenza tra LTE e Wi-Fi nello spettro radio non licenziato, ma la soluzione non è in grado di rilevare il traffico Wi-Fi e pertanto detti meccanismi sono irrilevanti, sostiene nello specifico Broadcom Limited.
Le prove eseguite dall’azienda californiana si basano sui test proposti in ambito Wi-Fi Alliance, associazione non-profit internazionale impegnata dal 1999 nello sviluppo di linee guida e standard di riferimento per la banda larga wireless.
Wi-Fi Alliance ha organizzato per il 26 aprile prossimo un Wi-Fi and LTE-U Coexistence Test Workshop con l’obiettivo di fornire ai partecipanti l’opportunità di esprimersi proprio in materia di coesistenza tra LTE-U e Wi-Fi.
Se, dunque, da una parte, la soluzione LTE-LAA è sotto accusa perché ridurrebbe di molto l’area di copertura Wi-Fi, dall’altra, la tecnologia LTE-U, così come definita a oggi, è sul banco degli imputati perché degraderebbe in maniera rilevante la potenza dei segnali Wi-Fi, con la conseguenza di limitare la capacità trasmissiva e incrementare la latenza.
Fonti e risorse:
Broadcom: LTE-U as currently contemplated would be a ‘disaster’ for Wi-Fi (Monica Alleven, FierceWirelessTech)
Unlicensed LTE Interference To Wi-Fi When Operating Co-Channel (Christopher Szymanski, Broadcom Limited)
Wi-Fi Alliance Wi-Fi and LTE-U Coexistence Test Workshop (Wi-Fi Alliance)
Wi-Fi LTE-U Coexistence Test Workshop Presentations (Wi-Fi Alliance)
3GPP (3rd Generation Partnership Project)
L’evoluzione dell’accesso radio LTE (Andrea Buldorini, Maurizio Fodrini, Gianni Romano, Notiziario Tecnico Telecom Italia, n. 2/2015)