Il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) nel mirino dei cybercriminali. È stato hackerato l’account WhatsApp del presidente Raffaele Volpi (Lega). È un grave campanello di allarme, perché la vittima gestisce i dossier più delicati sulla sicurezza nazionale dell’Italia.
Volpi: “Denunciato immediatamente l’accaduto alla Polizia postale”
Questa mattina alcuni sms equivoci sono partiti dal servizio di messaggistica dell’esponente leghista, messaggi in cui veniva chiesto ai riceventi di condividere la carta di credito via Whatsapp. Volpi, raggiunto telefonicamente dall’agenzia Adnkronos, ha spiegato di aver denunciato immediatamente l’accaduto alla Polizia postale.
Il messaggio truffa partito dall’account WhatsApp di Volpi
“Buongiorno, ho comprato da Internet ma la mia carta di credito è scaduta. Posso usare la tua e ti faccio un bonifico”, è il testo del messaggio inviato su Whatsapp dal account del presidente del Copasir ai contatti presenti in rubrica. Solo un tentativo di truffa ai danni di un “semplice” cittadino?
Copasir e la polemica sulla presidenza
Volpi presiede il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, in questi giorni, tra l’altro, al centro della polemica politica per il rinnovo dell’ufficio di presidenza. Dopo l’entrata della Lega al governo, l’opposizione e 51 costituzionalisti e politologi hanno firmato la lettera appello ai presidenti delle Camere per chiedere che sia “ripristinata la legalità costituzionale” affidando alla opposizione la guida del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica come prescrive espressamente la legge 124 del 2007.