Enel entra nell’Alleanza delle utilities per il raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero netto
La transizione energetica ed ecologica può essere considerata il cuore di tutte le Conferenze sul clima degli ultimi anni. La ventottesima Conferenza delle Parti della United Nations Framework Convention on Climate Change (COP28) di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ha visto Governi, Enti pubblici e privati, aziende e industrie, confrontarsi sul modo più efficace di ridurre le emissioni inquinanti globali e l’impatto ambientale delle attività umane.
D’altronde, il sistema energetico mondiale contribuisce per più di tre quarti alle emissioni globali di gas serra, la sua decarbonizzazione potrebbe contribuire in maniera determinante al raggiungimento degli obiettivi delle zero emissioni nette per la metà del secolo.
Enel è stata tra le utility del settore elettrico che hanno aderito, tramite la “UAE Declaration for Action”, alla “Utilities for Net Zero Alliance” (UNEZA), iniziativa coordinata da IRENA (International Renewable Energy Agency), sostenuta dal WEF (World Economic Forum) e fortemente promossa dagli United Nations High-Level Climate Champions, personalità autorevoli nominate dalle Nazioni Unite per armonizzare il lavoro dei governi con le azioni volontarie intraprese da città, regioni, aziende e investitori verso la realizzazione degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Il termine “Net Zero” si riferisce all’equilibrio tra la quantità di gas a effetto serra (GHG) rilasciati nell’atmosfera e la quantità di gas a effetto serra rimossi. Ciò significa che, oltre a ridurre le emissioni di anidride carbonica (uno dei gas serra), il Net Zero può essere raggiunto anche attraverso la compensazione delle emissioni di carbonio. La compensazione delle emissioni di anidride carbonica viene effettuata da aziende o individui che neutralizzano le proprie emissioni di anidride carbonica acquistando crediti da progetti che rimuovono le emissioni di gas serra dall’atmosfera o intraprendendo azioni come la piantumazione di alberi.
Un percorso finalizzato a creare un ecosistema internazionale di cooperazione tra utility per accelerare la transizione energetica, abbattendo le barriere che si frappongono alla realizzazione degli Obiettivi Net Zero.
Decarbonizzazione dei sistemi elettrici
Enel ha inoltre partecipato al panel “Energy Compacts: Advancing commitments towards SDG7 from Billions to Trillions” di SEforAll, organizzazione internazionale che collabora con le Nazioni Unite per l’avanzamento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile 7 (SDG7) “Sustainable Energy for All”. Il panel è focalizzato sugli 1,3 trilioni di dollari USA mobilitati tramite gli Energy Compacts, che rappresentano impegni volontari per contribuire al raggiungimento del SDG7, e a cui la stessa Enel ha contribuito con tre Compacts: l’Energy Compact di Gruppo, l’Energy Compact per l’Elettrificazione della Sardegna e l’Energy Compact per Santiago del Cile.
Questo ha permesso di affrontare il tema della decarbonizzazione dei sistemi elettrici di oggi e lo sviluppo di modelli futuri ancora più sostenibili: in quest’ottica, Enel ha rafforzato ancora una volta il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico attraverso una serie di iniziative promosse in cooperazione con player pubblici e privati.
Sempre a Dubai è stato siglato anche il Global Cooling Pledge, firmato da oltre 60 paesi, con l’obiettivo di ridurre del 68% le emissioni derivanti dal raffreddamento entro il 2050. Le apparecchiature di raffreddamento, infatti, rappresentano il 20% del consumo di elettricità negli edifici.
“Siamo presenti alla COP28 con grande partecipazione e impegno,” ha dichiarato Gianni Vittorio Armani, Head of Enel Grids and Innovability di Enel. “Il Gruppo Enel è in prima fila per la decarbonizzazione dei sistemi elettrici, come evidenziato dalla sua nuova Strategia, nella quale abbiamo confermato tutti gli obiettivi di decarbonizzazione, in particolare l’uscita dalla generazione a carbone per il 2027 e l’ambizione di raggiungere zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040. Il focus principale sui sistemi elettrici della COP28 si snoda lungo temi strategici anche per noi, quali la sostenibilità del mix di generazione, l’efficienza energetica e la riduzione della dipendenza dalle fonti fossili. Siamo infatti impegnati a costruire un settore elettrico basato su una generazione interamente sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico, dove reti intelligenti e sistemi di stoccaggio aiutano a gestire con qualità e successo l’intermittenza dei flussi provenienti dalle fonti rinnovabili, e dove rafforziamo la centralità dei clienti grazie a servizi di elettrificazione avanzati in aggiunta alla fornitura di energia. Per questi motivi, riteniamo altamente strategici i progetti e le attività che ci vedono coinvolti nell’ambito della COP28”.
C’è la necessità in sostanza di andare oltre il gas e il petrolio e per questo 50 grandi aziende (che da sole rappresentano il 40% della produzione mondiale di questi combustibili fossili) hanno firmato la Carta per la decarbonizzazione per abbassare al minimo le emissioni inquinanti entro il 2050.
A Dubai 118 Stati si sono impegnati a triplicare le rinnovabili e raddoppiare i livelli di efficienza energetica entro il 2030. Due passaggi fondamentali per il raggiungimento delle emissioni zero nette entro il 2050.
Enel aderisce all’iniziativa Green Powered Future Mission
Nell’ambito della COP28, Enel, che ha aderito all’iniziativa Green Powered Future Mission (GPFM), ha partecipato al relativo evento “Mission Innovation Green Powered Future Mission: National pilot projects for net zero power systems”. GPFM è una cooperazione internazionale pubblico-privata partecipata dal governo italiano, attraverso il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), supportato da RSE (Ricerca sul Sistema Energetico). Inoltre, GPFM si colloca nell’ambito di Mission Innovation 2.0, iniziativa di cooperazione multilaterale globale lanciata in occasione della COP21 a Parigi, il cui scopo primario è quello di accelerare i processi di innovazione delle tecnologie pulite.
Nello specifico, GPFM ha lo scopo di dimostrare che, con orizzonte 2030, i sistemi elettrici possano efficacemente integrare le energie rinnovabili intermittenti, come eolico e solare, nel mix di generazione, mantenendo l’efficienza economica, la sicurezza e la resilienza del sistema. Le reti rivestono un ruolo primario nella GPFM, che si snoda lungo i filoni dell’innovazione nelle energie pulite, della flessibilità dei sistemi e della digitalizzazione, attraverso progetti dimostrativi innovativi. A questo proposito, Enel Grids and Innovability, la Business Line del Gruppo dedicata alle reti, all’innovazione e alla sostenibilità, ha contribuito alla definizione di priorità di innovazione e alla condivisione di best practice, anche attraverso progetti pilota in Italia, Spagna, Brasile e Colombia.
Il MASE ha allocato per gli obiettivi di GPFM finanziamenti per circa 180 milioni di euro nel triennio 2024-2026, su un totale di 502 milioni di euro per promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie energetiche innovative a zero emissioni.
Le iniziative 3DEN e AFID. Premiata la controllata Endesa
Tramite Enel Grids, il Gruppo partecipa inoltre all’iniziativa 3DEN, guidata dall’International Energy Agency (IEA) e dal MASE, al fine di accelerare i progressi nella modernizzazione del sistema energetico con la stesura di linee guida e la realizzazione di progetti pilota.
L’evento di presentazione “3DEN Initiative: implementing tomorrow’s smart power systems” ha riunito rappresentanti del MASE, della IEA, di UNEP (United Nations Environment Programme) e di altre aziende risultate aggiudicatarie di progetti, al fine di condividere le visioni sulle politiche e sulle tecnologie necessarie per rendere più smart i sistemi energetici del futuro.
L’azienda ha anche partecipato alla CEO Roundtable di AFID (Alliance for Industry Decarbonization), e al relativo Gruppo di Lavoro “Renewables” di cui Enel Green Power, controllata di Enel per le energie rinnovabili, detiene la leadership. AFID è l’Alliance coordinata da IRENA allo scopo di potenziare le ambizioni di decarbonizzazione in linea con gli obiettivi globali e nazionali di riduzione delle emissioni.
Sempre nell’ambito della COP28, Endesa, la controllata spagnola del Gruppo Enel, è stata premiata come “Energy Transition Changemaker” nella categoria Rinnovabili, per il progetto di Just Transition della centrale termoelettrica di Andorra, Teruel, che mira alla conversione della centrale termoelettrica in un hub per le energie rinnovabili, sviluppando attività socioeconomiche e creando occupazione nell’area.