L'incontro

Convegno “Il tuo Isa”, cos’è e come funziona il software che calcola l’indice di affidabilità fiscale

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Disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate il software “Il tuo Isa”, che offre a imprese e professionisti l’opportunità di calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità fiscale. Oggi incontro con i vertici dell’Agenzia, di Sogei e Sose per fornire chiarimenti e consigli agli operatori.

Disponibile online Il tuo Isa, il software che consente a imprese e professionisti di calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità fiscale (Isa). Basta entrare nel sito dell’Agenzia delle Entrate ed effettuare il download della versione definitiva del programma.
Gli Isa, che a partire dalla dichiarazione Redditi 2019 sostituiscono gli studi di settore e i parametri, riguardano varie attività economiche dei comparti agricoltura, manifattura, commercio, servizi e professioni.
Il nuovo strumento, inoltre, consente di beneficiare di una serie di vantaggi, tra cui: l’esclusione dagli accertamenti di tipo analitico-presuntivo, la riduzione dei termini per l’accertamento e l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta.

Il suo funzionamento è stato illustrato nel dettaglio stamattina nell’Incontro sugli Isa” a Roma, dedicato a professionisti, associazioni di categoria ed esperti, con gli interventi del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, dell’Amministratore delegato di Sose, Vincenzo Atella, e dell’Amministratore delegato di Sogei, Andrea Quacivi.
Un convegno, organizzato dall’Agenzia stessa, insieme a Sose e a Sogei, con la partecipazione di giornalisti ed esperti de Il Sole 24 Ore e Italia Oggi, in cui sono stati forniti chiarimenti attorno agli Isa, sul come calcolarli, sulla gestione dai dati, sui criteri di valutazione dell’affidabilità fiscale.

Che cos’è
Attraverso gli Isa, gli operatori economici possono valutare autonomamente la propria posizione ed eventualmente correggere i dati comunicati al Fisco, oltre a dichiarare ulteriori componenti positivi per migliorare la propria “pagella” di affidabilità.
Il nuovo strumento – “costruito con una metodologia statistico-economica che si basa su dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta” – punta a fornire a lavoratori autonomi e imprese un riscontro accurato e trasparente sul proprio livello di affidabilità fiscale nell’ottica di incrementare la “tax compliance”.

Come si usa
Una volta scaricato, il software consente diverse opzioni: caricare i dati forniti dall’Agenzia delle entrate, creare una nuova posizione (o aprire una posizione precedentemente salvata), inserire i dati necessari per il calcolo e preparare la posizione da allegare alla dichiarazione dei redditi.
Una volta valorizzati i quadri, è precisato in una nota, l’applicazione fornisce un riscontro trasparente – espresso con un punteggio da 1 a 10 – sul livello di affidabilità raggiunto.

I vantaggi
E qui entrano in gioco i benefici dell’Isa: “per le imprese e i professionisti che raggiungono un punteggio almeno pari a 8 è previsto l’esonero, entro i limiti fissati, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta”, nonché la riduzione di un anno dei termini per l’accertamento dei redditi di impresa e di lavoro autonomo e dell’IVA.
I contribuenti con Isa almeno pari a 8,5 sono esclusi, inoltre, dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici”, mentre “coloro che ottengono un punteggio da 9 in su sono esclusi anche dall’applicazione della disciplina delle società non operative e dalla determinazione sintetica del reddito complessivo”, laddove, si legge nel documento ufficiale, il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi quello dichiarato.

Gli intermediari
I dati contenuti nel “cassetto fiscale del contribuente”, possono essere inviati telematicamente all’Agenzia, anche delegando degli intermediari, che dovranno a loro volta dimostrare di essere in possesso della delega di consultazione.
I dati saranno poi da questi trasmessi all’Agenzia, attraverso il servizio Entratel, in un file unico contenente l’elenco dei contribuenti per cui risultano delegati.
Gli “intermediari non delegati” alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente, invece, devono invece acquisire una specifica delega.

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