Einaudi editore
Pubblicato: 2015
Pagine: 158
ISBN: 9788806220860
Prezzo: € 12,00
L’urbanistica è una disciplina sempre piú inadeguata alla realtà delle città e del loro quotidiano farsi e disfarsi. I processi umani, economici, etnici e ambientali che si manifestano nei centri urbani sfuggono sistematicamente a piani e progetti, a mappe e logiche immobiliari.
L’urbanistica continua a essere anacronisticamente legata all’architettura, con le sue ossessioni formalistiche e spettacolari. Le città, nel frattempo, crescono per spinte interne, non solo in slums e favelas, ma attraverso la richiesta di spazio pubblico che si manifesta nei grandi eventi di piazza, da Gezi Park a Occupy Wall Street.
Mai come oggi la democrazia si gioca nello spazio pubblico, nelle strade, sui marciapiedi.
Urbanistica e pianificazione sono invece ancora prigioniere di una visione obsoleta, che mitizza la passività a scapito delle esigenze del reale. Serve una nuova scienza delle città, capace di garantire, in primo luogo, una vita dignitosa e decorosa per tutti. Un’urbanistica da rifondare, per rispondere al diritto a una quotidianità ancora del tutto ignorata.
Franco La Cecla, insegna Antropologia dei Media e Antropologia culturale alla naba di Milano e collabora con il Laboratorio di Studi Urbani dell’Università di Bologna. Ha scritto diversi saggi di antropologia e questioni urbane tra cui Perdersi, Mente Locale, Una morale per la vita di tutti i giorni, Contro l’architettura, Contro l’urbanistica e un romanzo sull’io geografico: Falsomiele. Il diavolo, Palermo. Il suo diario di viaggio Indian Kiss ha vinto il Premio Letteratura di viaggio 2013 e il suo documentario In altro mare il San Francisco Film Festival 2008.