Una prima tranche sarà di 500 milioni, ma per il piano di E-Distrbuzione di sostituzione dei contatori digitali in Italia, la Banca europea per gli investimenti (Bei) ha approvato un finanziamento complessivo di 1 miliardo di euro.
La sottoscrizione dell’accordo è avvenuta oggi alla presenza di Dario Scannapieco, Vice-Presidente di BEI, Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel S.p.A., società che ha prestato la garanzia per il finanziamento, e Gianluigi Fioriti, Responsabile di E-Distribuzione.
“Il contatore elettronico di seconda generazione abiliterà un mondo di possibilità e servizi per case, imprese, uffici e centri commerciali, conciliando la tutela del consumatore con l’innovazione tecnologica. Si tratta di un vero salto di prestazione che farà dell’Italia il Paese più all’avanguardia del mondo nella distribuzione dell’energia elettrica. E’ un grande investimento che coinvolge, soltanto nei lavori di installazione, 250 imprese italiane e 4.000 tecnici”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Enel.
Il finanziamento consentirà a E-Distribuzione (Gruppo ENEL) di portare avanti nel nostro Paese il Piano per la diffusione dei nuovi contatori denominati “Open meter”. L’operazione – di cui BEI contribuirà a finanziare parte degli investimenti relativi al periodo 2017-2021 – prevede complessivamente, su un arco temporale di 15 anni, l’installazione di circa 41 milioni di misuratori di nuova generazione, denominati 2.0, di cui circa 32 milioni in sostituzione degli attuali contatori di prima generazione e i restanti per nuove connessioni e richieste dei clienti.
La tecnologia di Open Meter offre la possibilità di promuovere l’efficienza energetica, aumentando la consapevolezza dei comportamenti di consumo, favorendo la concorrenza nei servizi post-contatore e sviluppando il mercato della domotica.
La sostituzione dei contatori attualmente in uso con quelli di nuova generazione deriva dalla necessità per le imprese distributrici di energia elettrica di adottare sistemi di misurazione intelligenti che soddisfino i requisiti stabiliti dall’Unione Europea in materia di efficienza energetica (Direttiva europea 2012/27/UE recepita in Italia con il Decreto legislativo 102/2014), nonché di sostenibilità ambientale.