risiko

Tlc: H3G punta alla leadership del mercato UK. Passo successivo l’Italia?

di |

La società in trattative esclusive con Telefonica per l’acquisizione di O2. L'accordo, oltre alle notizie in arrivo dal Brasile, ha fatto balzare il titolo Telecom Italia, che ha toccato i massimi dall'aprile 2011, sopra quota 1 euro.

Hutchison Whampoa è entrata in trattative esclusive con Telefonica per l’acquisizione di O2, divisione mobile britannica della società spagnola, per 10,2 miliardi di sterline in contanti (circa 13,5 miliardi di euro).

L’accordo si inserisce nel risiko in corso nel mercato europeo delle telecomunicazioni, in piena fase di consolidamento, e prevede un pagamento iniziale di 9,25 miliardi di sterline (12,2 miliardi di euro), che sarebbe versato alla chiusura dell’operazione, e un pagamento a posteriori di 1 miliardo di sterline (circa 1,3 miliardi di euro). In una nota, Telefonica ha reso noto che “il periodo di esclusività durerà diverse settimane per permettere a Telefonica e  Hutchison Whampoa di negoziare un accordo definitivo e di completare nel frattempo il processo di due diligence”.

Il gruppo di Cesar Alierta sottolinea altresì che l’operazione, dopo il consolidamento in Germania e l’acquisizione di GVT in Brasile, permetterà di rafforzare la flessibilità finanziaria.

Hutchison continua a scommettere sull’Europa

Il Gruppo 3 Europe, nel primo semestre 2014, ha riportato ricavi totali per 4 miliardi, in aumento del 3% rispetto a un anno fa. L’Ebitda nello stesso periodo è cresciuto del 15%.

Lo scorso anno ha acquisito la divisione irlandese di Telefonica per 780 milioni di euro e nel 2012 ha speso 1,3 miliardi di euro per l’acquisizione della divisione austriaca della francese Orange.

Acquisendo O2 – che è il secondo operatore del Paese – diverrebbe il top player del mercato, con un’operazione che diverrebbe la più dispendiosa del conglomerato –  attivo in diversi settori dai servizi portuali all’energia, passando per le telecom e l’immobiliare – attualmente in piena fase di ristrutturazione.

Secondo gli analisti sarà proprio  in Italia che Hutchison farà la sua mossa successiva, nonostante gli insuccessi del passato: nel 2013, il gruppo di Li Ka-Shing aveva tentato l’ingresso in Telecom Italia ma l’operazione venne poi bloccata dagli azionisti.  Successivamente ha cercato di integrare 3 con Wind, divisione del gruppo russo Vimpelcom.

“Mi piace pensare che riusciremo ad agire rapidamente in ogni circostanza. Ma devi trovare il giusto accordo per tutte le parti perché una cosa del genere si verifichi, che era il caso del Regno Unito e sarà il caso dell’Italia”, ha affermato il direttore finanziario di H3G Frank Sixt.

Secondo gli analisti di Equita Sim, Hutchison potrebbe riprendere il discorso dell’integrazione con Wind. Un eventuale accordo, “…produrrebbe un mercato molto equilibrato (ciascun operatore mobile controllerebbe circa 1/3 del mercato italiano) con un materiale beneficio per tutti gli operatori”, quantificato in un aumento del fatturato di almeno 1-2 punti percentuali nel settore mobile.

La valutazione di Telecom Italia, per esempio, migliorerebbe “almeno del 10%”,  sottolineano ancora gli analisti, che ipotizzano altresì benefici indiretti anche al business fisso.

Non a caso, la notizia ha fatto balzare il titolo Telecom Italia, che in mattinata è stato sospeso per eccesso di rialzo toccando i massimi dall’aprile 2011 sopra quota 1 euro.

A influire sull’andamento del titolo anche  le notizie in arrivo dal Brasile, dove gli azionisti di Portugal Telecom hanno approvato la vendita delle attività portoghesi di Oi ad Altice per 7,4 miliardi di euro. Un passaggio, questo, ritenuto fondamentale per riaprire il dossier della possibile integrazione tra Oi e Tim Brasil.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz