Il rapporto

Consolidamento Tlc e condivisione investimenti con i giganti del web nel rapporto Draghi. Torna di moda il fair share?

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La parola “telecoms” è presente 12 volte nel report di Mario Draghi sulla competitività. La parola “5G” è citata soltanto due volte e la parola “fibra” soltanto una volta.

L’Europa è indietro nello sviluppo delle nuove reti in fibra e 5G e per non perdere a priori la battaglia globale è necessario snellire e rendere più semplice la realizzazione di un mercato unico digitale, che per il momento non c’è ancora in Europa. La parola “telecoms” è presente 12 volte nel report di Mario Draghi sulla competitività. La parola “5G” è citata soltanto due volte e la parola “fibra” soltanto una volta.

Tlc fra i 10 settori strategici per lo sviluppo dell’AI

La prima volta, in relazione all’Intelligenza Artificiale. Le Tlc sono fra i 10 settori strategici che trarranno i maggiori benefici dall’introduzione massiva dell’Intelligenza Artificiale.

Gli altri sono l’Automotive, il Manufacturing avanzato e la robotica, l’Energia, l’Agricoltura, l’Aerospazio, la Difesa, le Previsioni ambientali, il Farmaceutico e l’Healthcare.

Spingere il consolidamento

Il secondo punto in cui si parla di Tlc è in rapporto al consolidamento, un processo che secondo il rapporto Draghi è necessario nella Ue per garantire livelli di investimento in connettività più elevati.

“Per incoraggiare il consolidamento, il rapporto raccomanda di definire i mercati delle telecomunicazioni a livello UE, anziché a livello di Stato membro, e di aumentare il peso degli impegni di innovazione e investimento nelle norme UE per l’autorizzazione delle fusioni. La regolamentazione ex ante a livello nazionale dovrebbe essere ridotta a favore dell’applicazione ex post della concorrenza nei casi di abuso di posizione dominante”, si legge nel documento.

Armonizzare le licenze di spettro radio

“Si propone inoltre di armonizzare le norme e i processi di licenza dello spettro a livello UE e di orchestrare le caratteristiche di progettazione delle aste a livello UE per contribuire a creare scala”, si legge nel report.

“Per le telecomunicazioni, si raccomanda di rafforzare le considerazioni sulla sicurezza nell’approvvigionamento tecnologico favorendo l’uso di fornitori di fiducia dell’UE per l’assegnazione dello spettro in tutte le future gare d’appalto e promuovendo i fornitori di apparecchiature per le telecomunicazioni con sede nell’UE come strategici nei negoziati commerciali”.

Un organismo comune per l’Edge computing come con il roaming

“Per garantire che gli operatori UE rimangano all’avanguardia nei nuovi sviluppi tecnologici, si raccomanda di istituire un organismo a livello UE con partecipazione pubblico-privata per sviluppare standard tecnici omogenei per l’implementazione di API di rete e edge computing, come è stato il caso del roaming negli anni ’90”, si legge.

Le grandi piattaforme contribuiscano al finanziamento delle reti

“Per aumentare la capacità degli operatori dell’UE di investire in queste tecnologie, si raccomanda di sostenere la condivisione degli investimenti commerciali tra i proprietari di reti e le grandi piattaforme online che utilizzano le reti dati dell’UE in misura massiccia ma non contribuiscono al loro finanziamento”, si legge nel report, anche se non si precisa come. Torna di moda il fair share?

Spettro, vendor Ue strategici nelle prossime aste

Per quanto riguarda la dipendenza tecnologica della Ue da Cina e Usa, “nel settore Tlc è meno grave che in altri settori – si legge nel report – I vendor Ue di apparecchiature Tlc sono ben posizionati” e che nelle aste future per lo spettro vanno “favoriti i vendor fidati e di proporre gli operatori come strategici”.   

Per approfondire:

The future of European competitiveness

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