Dopo 14 anni di assenza dal mercato del mobile, British Telecom (BT) fa il suo rientro nell’arena con l’acquisizione per 12,5 miliardi di sterline dell’operatore EE, la joint venture fra Orange e Deutsche Telekom, che nel quadro dell’operazione, oltre ad una parte di pagamento cash, mantiene una quota del 12% in BT (diventando così il primo azionista, lock up di 18 mesi) e incassa anche un posto nel board riservato al Ceo Tim Höttges. Dal canto suo, Orange riceverà una quota del 4% in BT. Secondo i piani, l’operazione si chiuderà a marzo 2016.
BT torna così nell’arena del mobile, dopo lo spin off di O2 nel 2001, in seguito acquisita da Telefonica per 17,7 miliardi di sterline.
EE porta in dote a BT il maggior parco clienti mobili del Regno Unito, pari a 24 milioni di sottoscrittori, e la maggior quantità di spettro radio per lo sviluppo di nuovi servizi 4G.
L’operazione consentirà a BT di pacchettizzare l’offerta quad play: telefonia fissa, mobile, banda larga e Tv.
I negoziati esclusivi per chiudere il deal sono iniziati a Natale. Dall’operazione BT si è posta l’obiettivo di raggiungere risparmi annui per 3 miliardi di sterline.
Il Ceo di Deutsche Telekom Tim Hoettges è convonto che l’operazione creerà valore per Deutsche Telekom e che “la transazione è molto più della semplice creazione del maggior operatore fisso e mobile europeo nella seconda economia della Ue. Noi (Deutsche Telekom ndr) saremo il maggior azionista individuale di BT e stiamo gettando le basi per un una futura collaborazione fra le due aziende”.
Gavin Patterson, Ceo di BT, ha detto che “si tratta di un passo fondamentale per BT, perché ci consentirà di accelerare i nostri il piani nel mobile e di incrementare gli investimenti in questo settore per lo sviluppo del 4G”.
Stéphane Richard, Ceo di Orange, ha detto che “si tratta di un’operazione importante per Orange, il passo naturale dell’evoluzione di BT e EE. Siamo fiduciosi che la nuova entità continuerà a fornire nuovi servizi ai sui clienti, in linea con la crescita della domanda di dati e servizi connessi”.