L'operazione

Consolidamento Tlc, accordo per fusione Orange-MasMovil in Spagna. Cosa dirà l’Antitrust Ue?

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Orange Spain e MasMovil hanno annunciato la chiusura della loro fusione per creare la più grande società di telecomunicazioni spagnola per numero di clienti di telefonia mobile e banda larga.

Orange Spain e MasMovil hanno annunciato la chiusura della loro fusione per creare la più grande società di telecomunicazioni spagnola per numero di clienti di telefonia mobile e banda larga. Le due società hanno firmato un accordo vincolante per unire le loro attività in Spagna in un’operazione che valuterà il gruppo risultante dalla fusione 18,6 miliardi di euro. Di questi 10,9 miliardi di asset per MasMovil e 7,8 miliardi per Orange Spain, che mettono insieme il secondo e il quarto operatore del mercato nel paese, guidato da Telefonica.

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I numeri del deal

Se tutte le approvazioni normative e antitrust venissero ottenute – e tale processo dovrebbe richiedere più di un anno – l’operazione combinata 50/50 della joint venture, in base al numero di clienti attuali, avrebbe quasi 25 milioni di clienti mobili e oltre 7 milioni di banda larga fissa clienti, con 5,8 milioni di clienti che utilizzano sia mobile che fisso mobile in un pacchetto di convergenza (una metrica importante per Orange). I due operatori ritengono di aver identificato “significativi guadagni di efficienza, consentendo alla società combinata di accelerare gli investimenti in FTTH e 5G che andranno a beneficio dei clienti spagnoli” e che entro il quarto anno di essere un unico operatore integrato la joint venture può ottenere risparmi annuali di oltre 450 milioni di euro, di cui più della metà deriverebbe da sinergie sui costi di rete.

Chiusura nel 2023

Le trattattive tra le parti erano state avviate a marzo, con Vodafone considerata a lungo come la più probabile candidata a una unione con Masmovil.
La nuova società avrà la forma di una joint venture 50-50 controllata da Orange e Masmovil. La transazione è soggetta all’approvazione delle autorità antitrust Ue e si prevede possa concludersi al più tardi nella seconda metà del 2023.

Sarà interessante capire se l’Antitrust Ue sarà positiva o meno rispetto a questa operazione. Vige ancora il dogma del quarto operatore? Vedremo.

Quale sarà l’orientamento antitrust?

Il legame tra Orange e MasMovil, tra il secondo e il quarto operatore di telecomunicazioni spagnolo, è il primo grande affare da quando la Commissione europea ha bloccato l’acquisto da parte di CK Hutchison per 12,6 miliardi di dollari dell’unità mobile britannica O2 di Telefonica nel 2016.

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Da allora, gli accordi sulle telecomunicazioni in Europa si sono concentrati sull’aggiunta di abbonati o capacità senza modificare il panorama competitivo. Ma la fusione spagnola è abbastanza grande per affrontare un’indagine su vasta scala di quattro mesi da parte della Commissione dopo una revisione preliminare, hanno detto a Reuters fonti del settore.

 Secondo la Reuters potrebbe aprire la strada ad alleanze simili in altri mercati europei come l’Italia, il Portogallo e il Regno Unito. Da settimane circolano voci su trattative in corso in Uk tra Vodafone e Three Uk.

“È una vera cartina di tornasole per il settore che potrebbe aprire le porte ad altre opportunità”, ha affermato l’analista di CCS Insight Kester Mann. “Sarà seguito da vicino da altri operatori”.

La Commissione non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Gli argomenti degli operatori

Le autorità di regolamentazione temono che le fusioni possano portare a prezzi più elevati, meno scelta e una riduzione della qualità per i consumatori, in particolare se due attori uniscono le forze in un mercato.

MasMovil non ha una grande rete mobile in Spagna ed è fiduciosa che le richieste avanzate dalle autorità di regolamentazione come condizione per l’approvazione dell’accordo non sarebbero troppo onerose, secondo fonti direttamente coinvolte nel processo.

Orange cercherà di contrastare possibili problemi di regolamentazione indicando il lancio della fibra in Spagna e l’espansione delle società di telefonia mobile in aree come la banda larga come prova della forte concorrenza nel paese, ha affermato una persona che ha familiarità con la questione.

Le società mirano a conquistare il mercato delle imprese combinate in tre o quattro anni, dopo aver concluso l’accordo nella seconda metà del 2023.

Quattro diventa tre?

In Europa, molti paesi hanno quattro operatori di telecomunicazioni che si contendono quote nei piccoli mercati, il che di solito equivale a prezzi più bassi per i consumatori ma meno profitti per le aziende, affermano gli analisti.

Al contrario, gli Stati Uniti sono dominati da tre attori principali: AT&T, Verizon e T-Mobile. Ciò può comportare prezzi più elevati per i clienti e maggiori profitti per le aziende.

Vodafone, Orange, Telefonica e Deutsche Telekom sono i maggiori operatori di telecomunicazioni europei e sono presenti in diversi paesi.

Qualsiasi accordo che riduca la concorrenza nei paesi europei da quattro a tre giocatori probabilmente avvantaggerebbe le loro attività a lungo termine consentendo loro di aumentare i prezzi, affermano gli analisti.

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