La Commissione europea disattende le speranze delle società telefoniche di un ammorbidimento verso le fusioni nel settore, alimentando i timori che l’Antitrust Ue possa ostacolare le operazioni in corso in Italia e Gran Bretagna.
In settimana sul tavolo del Commissario alla concorrenza Margrethe Vestager dovrebbe finire il progetto di fusione Wind-3 Italia ma, come riporta la Reuters, il vice-presidente della Commissione europea Andrus Ansip ha detto che il consolidamento “non è necessariamente la risposta” ai problemi del settore, aggiungendo che gli operatori stanno già investendo in reti più moderne anche senza fusioni.
“Ammorbidire le regole sulla concorrenza non è la risposta”, ha sintetizzato Ansip nel corso di una conferenza stampa. “E nemmeno il consolidamento del settore è l’unica risposta”.
Le dichiarazioni di Ansip, prosegue l’agenzia, sono in linea con la posizione più rigida sulle fusioni nel settore tlc della commissaria Vestager.
Poco prima i vertici di dieci società – oltre a Telecom Italia Deutsche Telekom, Orange, Telefonica, Kpn, TeliaSonera, Telenor, Austria Telekom, Portugal Telecom e l’operatore belga Proximus – hanno sollecitato le autorità a considerare investimenti, ammodernamenti, efficienza e qualità del servizio nel valutare le fusioni.