Ieri si è tenuto a Roma, presso l’Università “La Sapienza”, l’evento “Connettere l’Italia. Strategie e risultati di una nuova stagione della mobilità”, dedicato appunto ai piani di intervento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e ai risultati in termini di interventi infrastrutturali per grandi e piccole opere finalizzate allo sviluppo economico sostenibile dei territori.
In occasione della manifestazione, Il Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti, Graziano Delrio, ha illustrato lo schema di decreto per il dibattito pubblico sulle “Grandi opere”, previsto dal Codice dei Contratti pubblici.
“Le opere devono essere utili e condivise – ha dichiarato Delrio a margine del convegno “Connettere l’Italia” – I territori debbono comprendere che attraverso le connessioni si sviluppano l’economia e opportunità di lavoro”.
Il decreto prevede infatti che il dibattito pubblico si apra nella fase di elaborazione del progetto di fattibilità, quando le alternative progettuali sono tante e ancora aperte, per una durata variabile tra 4 e 6 mesi. Si avrà obbligatoriamente un dibattito pubblico per tutte quelle opere di una certa consistenza, tra i 200 e 500 milioni di euro, a seconda della tipologia di intervento, e sarà gestito da una figura indipendente nominata tramite avviso pubblico.
La nuova stagione per la mobilità del nostro Paese si concretizzata in quattro grandi strategiche. La prima riguarda la realizzazione di opere infrastrutturali ‘utili’ e ‘snelle’, ma anche condivise dai cittadini. Ad oggi sono stati stanziati oltre 110 miliardi per infrastrutture considerate principali. L’85% di questi (circa 93,5 miliardi) è già stato finanziato. “Abbiamo voluto investire sulla logistica, un settore che vale oltre 100 miliardi di fatturato”, ha precisato il Ministro.
Vale la pena ricordare che le inefficienze logistiche costano al Paese dai 24 ai 34 miliardi, l’efficienza logistica del settore, invece, farebbe recuperare tra i 7 e i 10 miliardi all’anno.
Sul fronte dell’integrazione modale e intermodalità, per il ministro “serve avere una visione di rete del sistema infrastrutturale”. Ma è necessario puntare anche sulla valorizzazione dl patrimonio esistente. Tra le parole chiavi per “connettere l’Italia”, sicuramente ci sono lo sviluppo della mobilità urbana sostenibile e della ciclabilità urbana. “Va bene l’alta velocità, ma si deve pensare anche ad una mobilità dolce con lo sviluppo delle ciclovie, delle ferrovie turistiche e dei cammini nazionali”, ha ricordato Delrio.
Per il potenziamento e lo sviluppo delle ciclovie in Italia, il governo ha previsto fino al 2024 oltre 300 milioni di euro di investimenti, che diventano 700 milioni con i cofinanziamenti. Mentre è in preparazione il piano nazionale strategico della mobilità sostenibile che tra le altre cose prevede il rinnovo di tutto il parco autobus italiano al fine di rilanciare il trasporto pubblico locale, TPL.
Le attività in corso e quelle realizzate:
- Piano Metro per il completamento di tram, linee metropolitane e/o stazioni in 12 Città metropolitane con
- stanziamenti previsti anche nel Contratto di Programma RFI;
- riforma del Trasporto Pubblico Locale per incentivare la concorrenza e la qualità dei servizi;
- investimenti per il rinnovo straordinario del parco mezzi su ferro e gomma Alle Regioni 350 milioni di euro per il per il periodo 2015-2016, 150 milioni di euro per il 2017-2019 e 640 milioni in Legge di Stabilità;
- 758 milioni di euro per mobilità in aree metropolitane e Piano Stazioni e 1,3 miliardi per le linee regionali, di cui 31 milioni per collegamenti ferroviari con aeroporti (Contratto di Programma RFI 2015);
- ideato un Sistema di ciclovie turistiche nazionali;
- Legge di Stabilità 2016: finanziamenti per ciclovie, ciclostazioni e interventi per la sicurezza della ciclabilità cittadina.
Pagina con presentazioni e materiale video del convegno “Connettere l’Italia”