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Confesercenti a Conte: ‘Facebook paga le stesse tasse di un albergo. L’evasione si combatte con la web tax’

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“L’evasione si combatte con la web tax e con il collegamento fra banche dati, che oggi non comunicano”. Questo è il messaggio lanciato al Governo dalla presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise durante l’assemblea annuale, alla quale ha partecipato anche il premier Giuseppe Conte.

AmazonGoogleInstagramFacebookTwitter hanno versato in Italia 14,3 milioni di imposta nell’ultimo anno. Lo 0,01% del totale versato dalle società nel nostro Paese”, ha ricordato la presidente di Confesercenti a Conte. “Nel 2017 Facebook ha pagato 120.000 euro di tasse: quanto un nostro albergo di medie dimensioni!”, ha sottolineato De Luise. Una cifra ridicola.

“Con il decreto fiscale rendiamo operativa la Web Tax, con un’imposta significativa sui ricavi dei giganti del web, che forniscono servizi digitali sul nostro territorio”, ha risposto il premier durante il suo intervento.

La web tax inserita nella legge di Bilancio scatterà da gennaio prossimo, salvo sorprese: l’imposta sarà del 3% alle imprese con ricavi ovunque realizzati non inferiori a 750 milioni e ricavi derivanti da servizi digitali non inferiori a 5,5 milioni: 750 i milioni di ricavi previsti. L’Italia non sarebbe pioniera sulla digital tax in Europa: è già in vigore in Francia.

Confesercenti: “Cash back garantito erga omnes, no a una patente di potenziali evasori

Durante l’intervento, la presidente di Confesercenti ha criticato il modo in cui il Governo ha presentato il piano cashless in manovra. “Associare la moneta elettronica alla lotta all’evasione, non va bene, è un messaggio fuorviante”, ha detto De Luise.  “Negli ultimi 6 anni il volume dei pagamenti con carte di debito è cresciuto del 57%, arrivando a 33 miliardi di euro. Siamo il Paese che in Europa ha anche il più alto numero di Pos installati”, ha spiegato la numero 1 Confesercenti. Certo installati, non significa funzionanti o che accettano regolarmente i pagamenti elettronici.

De Luise ha anche criticando anche il principio con cui è stato studiato il cash back, quest’ultimo previsto solo per spese in determinati settori di attività: “Allora si darebbe proprio agli imprenditori di questi stessi settori una patente di potenziali evasori. Questo non lo possiamo accettare. Il cash back deve essere garantito erga omnes”, ha dichiarato.

Conte: “Vogliamo azzerare commissioni Pos piccoli pagamenti

“Per promuovere l’uso dei pagamenti elettronici abbiamo bisogno di tempo”, così il premier Conte ha spiegato all’assemblea di Confesercenti lo slittamento di 6 mesi sia delle sanzioni a chi non accetta pagamenti con il Pos sia degli incentivi a chi usa la moneta elettronica.

“Vogliamo fare le cose per bene”, ha aggiunto, “ed è la ragione per cui ieri abbiamo deciso di posticipare l’entrata in vigore di questo piano a luglio del prossimo anno. Vogliamo garantirci che il piano di riduzione-azzeramento delle commissioni possa essere realizzato in modo efficace per evitare che gravi su di voi con ulteriori costi. Vogliamo azzerare le commissioni per importi di ridotta entità”, ha promesso il presidente del Consiglio agli esercenti.

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