Il ventenne Adam Mudd, responsabile di diversi attacchi informatici ai danni di Xbox Live e altri servizi di gioco, è stato condannato a due anni di reclusione.
Nella lista di bersagli di Mudd figurano, oltre ai servizi Xbox, Minecraft e TeamSpeak, effettuati tramite uno strumento chiamato Titanium Stresser, venduto anche ad altri cybercriminali. All’hacker sono stati imputati anche 594 attacchi DDoS eseguiti tra il dicembre 2013 e il marzo 2015.
Il ventenne, che ha ammesso anche di aver violato i sistemi di sicurezza del suo college e messo in pericolo le reti di altre 70 scuole, si è dichiarato colpevole. Il giudice che ha emesso la sentenza ha dichiarato di doverla rendere “un vero deterrente”.