Bharti Airtel e Jio, il duopolio che si divide il mercato di Internet e della telefonia in India, hanno appena annunciato uno dopo l’altro degli accordi con Starlink.
Un colpo di scena, visto che fino ad ora i due operatori erano sempre stati molto ostili all’arrivo dell’operatore di Elon Musk in India. Lo scrive Les Echos, raccontando che entrambi e big player indiani hanno siglato accordi con Musk per vendere le attrezzature di Starlink.
Narendi Modi ha incontrato Elon Musk un mese fa
Questi annuncia arrivano esattamente un mese dopo l’incontro a Washington fra il primo ministro indiano Narendra Modi e il miliardario americano, diventato essenziale alla Casa Bianca.
In India, molti analisti sono stati presi alla sprovvista da questa notizia.
Perché si tratta di un’inversione di rotta da parte dei due operatori indiani. Sia Jio che Airtel stanno inoltre pianificando di lanciare i propri servizi Internet via satellite.
Starlink concorrente fino ad oggi
Bharti ha investito in OneWeb e prevede di lanciare presto i suoi servizi in India. Jio, dal canto suo, ha costituito una joint venture con la lussemburghese SES e ha annunciato nel 2023 di voler offrire Internet via satellite a “prezzi convenienti”. Il che tecnicamente rende Starlink il loro principale concorrente.
I due operatori avevano anche espresso la loro ostilità verso il metodo di assegnazione delle frequenze. Il governo indiano ha deciso, lo scorso ottobre, di distribuire le frequenze per Internet via satellite a un prezzo fisso, e non con un sistema di aste come avviene normalmente in India e di norma nel resto del mondo.
Jio e Airtel ritenevano che questo metodo avrebbe funzionato a loro svantaggio, poiché le aste avrebbero agito come una barriera all’ingresso proteggendo un mercato interno che entrambi custodiscono gelosamente.
Ostilità di Bahrti e Jio per Starlink acqua passata
Questa ostilità nei confronti di Starlink è ormai un ricordo del passato. Per Prasanto K. Roy, esperto indipendente di politica digitale, la svolta dei due operatori indiani è dovuta al nuovo potere che ha Elon Musk a Washington: “Starlink sarebbe arrivato in India in un modo o nell’altro. È stato scritto, visto che Nuova Delhi si è allineata – cosa estremamente rara – alle richieste di Musk, che aveva chiesto l’assegnazione delle frequenze a un prezzo fisso, cosa alla quale Jio e Airtel si erano opposti”, dice.
“Per Jio e Airtel, ora è più logico sostenere l’arrivo di Starlink in India piuttosto che cercare di competere con loro”, continua l’esperto, che sottolinea il notevole progresso tecnico di cui dispone l’azienda americana con i suoi 7mila satelliti già dispiegati in orbita bassa. Un modo, sostengono anche alcuni, perché Nuova Delhi possa accontentare gli Stati Uniti mentre Trump minaccia l’India con reciproci dazi doganali.
Alcuni analisti ritengono inoltre che il rischio corso da Jio e Airtel unendo le forze con Starlink sia minimo. “Starlink non diventerà un attore ad alto volume nel prossimo futuro”, con il mercato concentrato sulle aree remote piuttosto che sulle aree urbane dove dominano Jio e Airtel, ha spiegato Utkarsh Sinha di Bexley Advisors. In questo modo, hanno la garanzia che “rimarranno attori chiave nell’adozione della banda larga via satellite in India, piuttosto che essere messi da parte da un attore esterno”, ha spiegato.
Un mercato gigantesco
Nel frattempo tutto ciò fa bene a Elon Musk, che apre così le porte a un mercato gigantesco dove può sperare di realizzare importanti economie di scala, con in più l’accesso alle liste clienti di Airtel e Jio, che insieme rappresentano il 70% degli abbonamenti mobili in India.
Tanto più che Starlink resta bandito in Cina e le nuove responsabilità politiche del miliardario americano e le sue controverse uscite suscitano ostilità in Europa e Canada, con un effetto dannoso sugli affari delle sue diverse società: Starlink, ma anche e soprattutto Tesla, precipitata in borsa.
In India il potenziale di Internet via satellite è enorme. Il tasso di penetrazione di Internet è solo del 47%. 700 milioni di indiani sono quindi privati di un accesso affidabile al Web, soprattutto nelle zone rurali, dove Internet avanza faticosamente a causa degli elevati costi di implementazione. La costellazione di SpaceX, che deve ancora ottenere il via libera dall’ente regolatore, potrebbe rappresentare un vero e proprio “game changer” in questi territori isolati.
Starlink resta bandito in Cina
Resta da vedere come Starlink e i due operatori indiani adatteranno il prezzo del servizio al mercato indiano. Una sfida, perché il prezzo dell’abbonamento Starlink è molto più caro rispetto agli abbonamenti tradizionali. A febbraio Starlink ha iniziato a lanciare i suoi servizi nel vicino Bhutan, con un’offerta iniziale di 3.000 rupie al mese, ovvero circa 32 euro. In India il prezzo medio di un abbonamento Internet è di circa 5 euro.
Benvenuti a Telecommunications of the Future by 5GItaly
Di questo e di altro si parlerà ampiamente alla prossima edizione del convegno promosso dal CNIT Telecommunications of the Future by 5GItaly, che si terrà il prossimo 9 aprile a Roma.