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Competenze digitali, online le linee guida per i professionisti dell’ICT

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eSkills e competenze digitali solo per un lavoratore italiano su tre. Online le linee guida per i professionisti dell’ICT e una consultazione pubblica.

Solo il 30% delle aziende italiane dispone di personale qualificato per sviluppare una strategia digitale. A dirlo è il 90% dei lavoratori italiani intervistati da Randstad a febbraio, che si dichiara nel 67% dei casi non in grado di gestire le nuove tecnologie.

Un quadro sconfortante, dove solo un lavorate su tre può dichiararsi competente nel mondo dell’ICT, in cui si inserisce la pubblicazione in settimana delle Linee guida per le competenze digitali nelle professionalità dell’Information and communication technology (ICT).

Un’iniziativa che prevede anche una consultazione pubblica fino al 26 aprile sulla piattaforma Open.gov.it.

Obiettivo della pubblicazione, come spiegato nel comunicato che l’accompagna, è individuare e quindi far emergere e promuovere “i profili professionali più richiesti dall’evoluzione del mercato del lavoro, con l’intento ulteriore di fornire alle amministrazioni pubbliche possibili indicazioni sull’impiego di tali figure, sull’integrazione della prestazione di servizi professionali nell’ambito di contratti di servizio ICT e su come rendere possibile l’identificazione chiara di skill e competenze”.

Chiunque potrà dare il proprio contributo inviando suggerimenti, consigliando modifiche e aggiunte alle sezioni che compongono questa prima stesura del documento.

Si tratta di un profilo generico per identificare a livello nazionale ed europeo le più diffuse competenze digitali nel settore (ICT). Al momento ne sono state individuate sei di prima generazione, che corrispondono a sei diverse aree professionali, e altre 23 di seconda generazione.

Considerato che tali profili possono essere non idonei a coprire tutte le eventuali specializzazioni, si sono previsti successivi profili, definiti di terza generazione. Ciò che accomuna tutti questi profili è lo schema tipo utilizzato per la catalogazione, con campi ben definiti, così come avviene per il CV in formato europeo.

La linee guida in questione sono state elaborate e pubblicate dall’Agenzia per l’Italia digitale nell’ambito della standardizzazione e della qualità delle competenze specifiche richieste ai professionisti che operano nel settore ICT.

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