Si è conclusa sabato 7 ottobre “ComoLake 2023 Next Generation Innovations”, la tre giorni organizzata a Cernobbio dalla Presidenza del consiglio dei Ministri e dal dipartimento per la Trasformazione digitale, con tanti oratori di rilievo, esponenti del settore pubblico – ministri, sottosegretari ecc – e delle primarie aziende di tecnologia e consulenza presenti in Italia.
Per Oracle Italia ha presenziato Giovanni Ravasio, VP e Leader per le applicazioni cloud di Italia e Iberia, che nella sua presentazione “Dati, Cloud e AI: ingredienti della transizione digitale della Pubblica Amministrazione” ha rimarcato come Oracle, multinazionale americana fortemente radicata in Italia da oltre 35 anni, sia da sempre Partner della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale nella gestione dei dati, con oltre l’80% dei dati della PA gestiti su database Oracle, e una notevole quota di mercato anche nel settore privato – specie nelle grandi aziende con esigenze stringenti mission-critical sui dati, come il mondo bancario o quello delle telecomunicazioni e delle utilities.
AI generativa più Cloud
“Con l’AI generativa, unita a cloud e dati, oggi Oracle può essere ancora più fedele al messaggio di previsione e abilitazione delle decisioni contenuto fin dalle origini nel suo nome – e mette tutto questo a disposizione della Pubblica Amministrazione italiana”, ha sottolineato Ravasio.
Cloud Provider (hyperscaler)
Da fornitore di tecnologie per il data management sicuro ed efficiente, Oracle si è infatti evoluta anche a Cloud Provider (“hyperscaler”) di primaria importanza, con un’offerta cloud di seconda generazione, concepita sempre con gli stessi principi: quelli della sicurezza massima dei dati, delle performance superiori e dell’innovazione continua. “Ed è proprio questo che oggi Oracle mette a disposizione delle PA locali e centrali, come partner della democratizzazione – intesa come semplicità di accesso e di utilizzo – di tecnologie abilitanti la transizione digitale di tutto il settore pubblico”: un’opportunità di crescita che – ha detto Ravasio – “può e deve rimanere forte anche dopo l’implementazione completa del PNRR, che ha portato tante risorse alla digitalizzazione”.
EU Sovereignty Cloud
Oracle lo fa con il suo cloud infrastrutturale (IaaS), che è unico nel mercato per l’offerta completa e sfaccettata: cloud pubblico attraverso la sua “Cloud Region” italiana, aperta a Milano 2 anni fa; cloud “distribuito”, con la possibilità di renderlo disponibile in modalità ibrida anche all’interno del datacenter del cliente, con la soluzione distintiva “Dedicated Region Cloud @Customer”; multicloud, con lo sforzo di interoperabilità massima con altri hyperscaler, reso più forte dai recenti accordi annunciati; e infine, non ultima, l’offerta di cloud sovrano, sia in partnership con il Polo Strategico Nazionale per il settore pubblico italiano, sia come unico fornitore del cosiddetto “EU Sovereignty Cloud”, con una Cloud Region – su due poli, Madrid e Francoforte – gestita da entità e dipendenti europei e in linea con i requisiti più stringenti di residenza e sovranità dei dati dell’Unione Europea.
Processi applicativi delle PA
Infine, Oracle – al momento unico hyperscaler che propone al contempo IaaS, PaaS & applicazioni SaaS sul territorio Italiano – è già presente su diversi processi organizzativi delle Pubbliche Amministrazioni, con le sue soluzioni di cloud applicativo e i suoi servizi professionali che supportano diversi progetti critici e innovativi come ad esempio prescrizioni sanitarie elettroniche, dichiarazione dei redditi pre-compilata, identità digitale, anagrafe nazionale della popolazione residente, scontrino e fatturazione elettronici e sperimentazioni sul voto elettronico. “Tutti processi che portano semplicità ed efficienza al cittadino – o al paziente, nel settore sanitario, fortemente presidiato anche a livello di ricerca a sviluppo – e aiutano amministrazione, finanza e controllo degli enti pubblici. Non ultimo, siamo orgogliosi del ruolo di Oracle come consulente e partner di gestione e formazione dei dipendenti del settore pubblico (NdR Oracle ad esempio fornisce i propri corsi su cybersecurity e privacy dei dati)” perché – come ben sappiamo – le competenze digitali e la soddisfazione delle persone di un’organizzazione sono fondamentali per dare un buon servizio ai suoi utenti esterni”.
IA generativa anche nelle organizzazioni pubbliche
Da ultimo, Ravasio ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale generativa, uno strumento oggi più importante che mai anche nelle organizzazioni pubbliche e private: “Per affrontare al meglio la sfida cruciale della AI – ricordata anche dalla Premier Meloni in apertura di convegno – è importante addestrarla – o ‘allenarla’ – velocemente, efficientemente e a basso costo con grandissime quantità di dati, e con la sicurezza che informazioni e risultati decisionali possano rimanere in possesso del solo ente utilizzatore (NdR “AI vector search” è la nuova tecnologia dei database Oracle, da poco annunciata all’evento mondiale CloudWorld, che lo permette). “Con gli investimenti e partneriati fatti in questo campo – ad esempio NVIDIA, Ampere e altri importanti attori dei chip e dei semiconduttori -, siamo oggi il cloud provider d’elezione per le aziende come Cohere che si occupano di AI generativa professionale, in quanto offriamo performance, scalabilità ed efficienza sui costi impareggiabili rispetto ai concorrenti, e questo può essere un grande vantaggio anche per la PA, che deve potersene servire senza rischi, a costi contenuti e con la massima semplicità.”