Margrethe Vestager, già commissario alla Concorrenza con la Commissione Juncker, premiata dalla neo presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, che oltre a confermarla alla Concorrenza la nomina anche vice presidente esecutiva responsabile del Digitale, un altro portafoglio pesante che sotto la Commissione Juncker fu prima di Gunther Oettinger e poi di Andrus Ansip.
Di fatto, la responsabile del Digitale sarà la francese Sylvie Goulard, in qualità di responsabile della DG Connect (Directorate General of Communication, Networks, Content and Technology, il direttore generale è Roberto Viola), la responsabile diretta dell’implementazione dell’Agenda Digitale Europea della nuova Commissione Ue, sotto il coordinamento di Vestager.
Happy for and humbled by the task a head – looking forward to work with new and well known colleagues in #vdLcommission #EUstrivesformore #genderbalance – also #balanceEUgeography
— Margrethe Vestager (@vestager) September 10, 2019
Una promozione sul campo per Vestager, leader della Sinistra danese, in lizza per la presidenza Ue, già spauracchio di Google and Co vista come fumo negli occhi da Trump, che la definisce “Lady tax”, dopo l’annuncio nel luglio del 2018 di una maxi multa da 4,3 miliardi di euro a Google: “La multa riflette la gravità e la natura continua della violazione da parte di Google della legislazione europea”, aveva spiegato il commissario europea alla Concorrenza, avvertendo: “Si tratta solo di far rispettare le regole”. La sua colpa secondo Trump è stata quella di attaccare a testa bassa contro i big Usa del tech. Vestager sarà vicepresidente con Frans Timmermans, nominato dalla presidente eletta Ursula von der Leyen quale vicepresidente esecutivo della Commissione Ue per il Patto verde con delega al Clima; il lettone Valdis Dombrovskis è il terzo presidente esecutivo che tornerà ad essere vicepresidente per le politiche economiche europee, con delega ai servizi finanziari e lavorerà a stretto contatto con il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni.
Margrethe Vestager si è sempre distinta per l’impegno messo in campo contro le ingerenze delle multinazionali non europee negli affari comunitari, compresa la russa Gazprom sospettata di aver aggirato le norme antitrust nell’Ue. Nella lista delle più importanti multe inflitte da Vestager, anche l’obbligo imposto ad Apple di restituire all’Irlanda 13 miliardi di euro nascosti al fisco con un accordo definito illegale, oltre ad altre azioni contro Amazon, Facebook e Qualcomm.