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Come usare lo smartphone per riprendersi dalle vacanze

Il rapporto di amore-odio che ci lega al cellulare – non possiamo farne a meno, ma avvertiamo benissimo di esserne quasi schiavi, soprattutto nei giorni di lavoro più frenetico – diventa ancora più problematico durante l’estate. C’è chi non perde occasione per documentare ogni singolo istante delle sue vacanze sui social, ma c’è anche chi ne approfitta per “staccare” del tutto, spegnendo le notifiche e riponendo lo smartphone in fondo alla borsa, da usare solo per le emergenze.

Ma è ogni giorno più difficile fare a meno di uno strumento che oggettivamente rappresenta una vera risorsa anche per i viaggi: dai biglietti per treni e aerei in formato elettronico alla musica e ai video per le lunghe ore passate in volo, dai “camera translator” che traducono in un attimo i testi fotografati in lingua straniera ai navigatori. Vuoi mettere la tranquillità di arrivare al gate dell’aeroporto con il proprio biglietto elettronico dopo un comodo check-in online, invece di rassegnarsi a code di ore? Così, quando ormai l’estate è finita e si ritorna – a fatica – alla propria routine quotidiana, ci rendiamo conto che non abbiamo mai veramente spento il nostro telefonino; e allora tanto vale usare le sue potenzialità per rendere meno traumatico il passaggio dalla spiaggia all’ufficio.

Come sempre, la doverosa premessa è che per utilizzare queste applicazioni è bene avere una connessione Internet mobile con tanti GB gratuiti e una buona ricezione (su SosTariffe.it si possono già mettere a confronto le più convenienti dei primi giorni di settembre). Il “back to work” può essere molto difficile perché le abitudini, specie se piacevoli, impiegano pochi giorni per diventare una vera e propria regola: dire addio all’aperitivo ogni sera o alla nuotata di primo mattino pesa, così come rientrare nel vortice delle cose da fare, password da ricordare, processi che vanno oliati ben bene prima di tornare produttivi com’erano a maggio e a giugno.

Le app per la produttività

Il doloroso ritorno alla propria scrivania può essere il momento giusto per valutare di suddividere il carico di lavoro tra l’ufficio e la casa, visto che ormai – con la complicità della banda ultralarga ormai a pochi euro al mese – i programmi per la gestione del telelavoro sono davvero tantissimi. Per chi ha bisogno di lavorare con il cloud, condividendo i propri file con i colleghi o i clienti, Dropbox ha rivoluzionato in maniera radicale la propria interfaccia negli ultimi mesi; una nuova applicazione sia per Windows che per Mac OS con l’ambizione di essere un hub per la creazione e la condivisione dei file, un po’ memore delle nuove versioni di Office (pienamente integrato, così come Google Documenti) e il collegamento diretto con Slack. Proprio il più utilizzato sistema di comunicazione aziendale, noto per essere ormai diffuso a tutti i livelli, è l’oggetto di un recentissimo articolo del New York Times, significativamente intitolato How to stop Slack from taking over your life, un’utile guida per non essere sommersi da notifiche relative alle decine di canali dove, invariabilmente, si finisce con l’essere iscritti. E naturalmente rimangono i capisaldi per la produttività, da Evernote e OneNote per il note-taking ai promemoria di Todoist, dagli strumenti per il project management di Trello a 1Password, indispensabile per non mettere troppo alla prova le proprie meningi e per non rischiare di lasciare in giro il fogliettino con i codici d’accesso per la mail aziendale, grazie a un pratico “portachiavi” digitale.

Le app per rimettersi in forma

Confessiamolo: tutti quei cocktail a bordo piscina o quelle scorpacciate in alpeggio ci hanno lasciato un po’ di adipe indesiderato, andando a intaccare tutto il lavoro invernale e primaverile per non fare figure troppo barbine in costume da bagno. Oppure, le folli notti in discoteca non sono state salutate dal nostro organismo con troppa benevolenza, soprattutto dopo una certa età. Ad ogni modo, se l’idea è quella di rimettersi in forma, non si può capitare in posti migliori che sull’App Store di iOS o sul Play Store di Android: le app per gestire gli allenamenti in casa, organizzare le corse mattutine o trovare il regime alimentare più equilibrato per perdere qualche chilo sono letteralmente centinaia, e ogni volta più sorprendenti.

Prendiamo FitCam, che non si limita a suggerire una scheda di esercizi da fare, ma simula la presenza di un personal trainer in grado di individuare gli errori durante le flessioni, grazie alla camera dello smartphone che inquadra chi si allena; oppure 8fit, che abbina al piano d’allenamento anche quello alimentare, con più di 700 diverse ricette da cui pescare per un menu variegato e soprattutto sano; o ancora Sportclubby, ideale per trovare le palestre, i club sportivi, i centri, i trainer per prenotare lezioni o corsi direttamente dal telefono, o magari provare un’attività sempre desiderata a mai tentata. E se quello di cui abbiamo bisogno è un po’ di motivazione per non mollare dopo una settimana, ci sono applicazioni a hoc, come Way of Life o Habits.

Le app per prenotare i viaggi

Un vecchio adagio dice che il modo migliore per affrontare la fine delle vacanze è programmare le prossime. Ecco allora che viene in soccorso una categoria assai affollata di app utili: non soltanto le stranote Volagratis o Expedia per pianificare il viaggio dell’anno prossimo (o, perché no, di quest’inverno, magari nei mari caldi), ma anche nomi come PackPoint, che suggerisce cosa mettere in valigia in base al tipo di destinazione, al periodo in cui ci si recherà e alla durata della vacanza; Yuggler, dedicato alle famiglie con figli, con utili suggerimenti su che cosa vedere e che cosa fare con i più piccoli anche quando si è all’estero; o Virail, che consente di confrontare tra di loro tutte le modalità con cui si può raggiungere una determinata meta e scoprire le più economiche, utile – perché no – anche per cominciare a risparmiare qualcosa nel tragitto casa-ufficio. A questo proposito, un’occhiata la merita anche Jojob, per il carpooling aziendale, con la possibilità di entrare in contatto con tutti i dipendenti della propria azienda o di aziende limitrofe che vivono nella propria zona.

Fonti: https://www.nytimes.com/2019/08/28/smarter-living/how-to-stop-slack-from-taking-over-your-life.html

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