La “Fase 2” ha portato di nuovo in strada milioni di italiani. Questi dovranno essere protetti non solo sul luogo di lavoro, ma anche durante il tragitto che li porta a esso, che per molti è possibile solo attraverso i mezzi pubblici. Come è possibile garantire il rispetto del distanziamento sociale su di essi?
Fase 2 e mezzi pubblici
Sebbene esistano delle difficoltà non indifferenti per la produzione, un ambiente industriale e un ufficio possono essere controllati e resi sicuri tramite il rispetto di semplici norme igieniche. Per quanto riguarda, invece, treni, autobus e metropolitane il discorso è completamente diverso.
Orari scaglionati e distanziamento mal si adattano a una realtà che convive per natura con l’assembramento. Anche durante le fasi più dure di questa crisi, a Milano è accaduto più volte che le metropolitane la mattina presto fossero comunque prese d’assalto. Come fare quindi?
Partendo dal presupposto che il trasporto pubblico deve necessariamente cambiare il modo di servire i propri clienti, la tecnologia può essere lo strumento discriminante per trovare una soluzione che soddisfi tutti.
Mettere un vigilante su ogni mezzo che controlli il rispetto delle norme è alquanto difficile da realizzare. Per fortuna esistono strumenti e servizi tecnologici che sono in grado di sostituire il ruolo dei controllori umani.
Attraverso un sistema di sensoristica facilmente integrabile, e a programmi basati su algoritmi di intelligenza artificiale, il gestore del servizio pubblico può identificare in tempo reale il numero di utenti a bordo, e correlare i dati di occupazione del mezzo con il rispetto della sicurezza e della privacy.
Per identificare il numero di utenti e determinare i livelli di occupazione, può inoltre essere utilizzata una soluzione software disponibile su tablet, smartphone o altri dispositivi, al fine di garantire una facile comprensione da parte degli autisti dei mezzi.
Tali componenti, insieme, garantiscono il monitoraggio delle persone che salgono e scendono dal mezzo e dei posti occupati sul numero dei posti disponibili.
La sensoristica on-board può essere composta da telecamere, ricevitori satellitari, lettori e altri dispositivi utili alla rilevazione e all’invio dei dati ad un server in cloud. Questo garantisce l’elaborazione dei dati per fornire al conducente le informazioni necessarie alla gestione di eventuali problemi, come il sovraffollamento e le distanze di sicurezza non rispettate. Possono essere integrate anche le eventuali strumentazioni già presenti sul mezzo, utilizzabili a supporto del sistema.
È anche possibile individuare, utilizzando telecamere a infrarossi, le persone con una temperatura corporea elevata.
Grazie alla tecnologia si è così in grado di far rispettare il distanziamento sociale sui mezzi pubblici.
A prova di GDPR
I treni, le metropolitane e gli autobus delle nostre città, così facendo, rispetteranno a pieno le nuove norme di distanziamento sociale e saranno più sicuri per la popolazione.
Tale tecnologia può inoltre essere utilizzata in innumerevoli altri contesti come supermercati, impianti industriali e università, al fine di prevenire una dinamica di affollamento. Ovviamente ogni dato raccolto sarà anonimizzato e protetto, così da rendere il sistema GDPR compliant.